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THE LIBRARY OF THE

UNIVERSITY OF

NORTH CAROLINA

ENDOWED BY THE

DIALECTIC AND PHILANTHROPIC

SOCIETIES

mSiC LIBRARY

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UNIVERSITY OF N,C. AT CHAPEL HILL

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AÌ3

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..INNOCENCIA..

dedica, di cuc/e l amico

DRAMMA LIRICO IN QUATTRO ATTI

DI

ernmio prìksìi

MtrSICA DI

r-- '^^ ' T

^.

PAPPRE8ENTATO PER LA PRIMA VOLTA N^EL TEATRO ALLA SCALA IN MILANO

la Quaresima 1S79

OPERA COMPLETA PER CANTO E PIANOFORTE

KUupojw di ?iICOLd CFLECtA

Proprietà p>er tutti t paesi Dep. ali Estero -Eni Stadiali.

Eiriti di traduzione riservati

Prezzo netto Fr.15

r:

EDIZIONI

NAPOLI

' WRICORDI

MILANO ROMA FIRENZE

LONDRA

265 REOENT STREET W.

DEPOSITO PER FRANCIA ED ILBELOIO DURDILLY & C

PARIS 11 l.is Un.il,v;,r.l liaussnianii ll.bi.-i PARIS

.o\^^\lt>^ ns ^^s^•b^ tisno-^ ^i5i's<!\\«\ o\«)\'is.\ iViaoà sV) i<^^^\ »

Jibì/bvbO

. r.nw rA

fF'-oJ

{otBÌUZic!

f!SD inSiJi.;. !i» lui

; iJfi r.

i&TOj

tlÙ ù

Atto Primo

LE RIVE DEL TAMIGL

Una piazza. A destra una casetta povero aspetto. Sull'angolo della casetta pìccclo alt.-re coli* immagine della Madonna. In fondo il fiume, AJ di del fiume la città di Londra. Titrdo crepuscolo cui presto succede la notte.

SCENA PRIMA.

Alcuni gruppi di Cavalieri, fra i quali Don Gii. Altri gruppi di Lordi parlano sollovoce come gente in sospetto.

L

Lordi

A reggia tripudia - nell'orgia e nel sr.ngue , Nel vino e nell'or.

Cavalieri

Il popolo ha fame...

Don Gii

Il popolo langue... Lordi

Il popolo muori... Tutti

Divampan sui roghi - gli scheltri fumanti ;

È l'Anglia un avel... E intanto di danze, - di suoui e di canti

Rimbomba il Castel!

Don Gii

Un demone imperi... - Fabiano Fabiani!

Tutu

Oh nome fatai !.,,

Don Gii

Chi regna quest'oggi - non regna domani... Nessuno è immortal.

Lordi

Che accennan tai detti ?

Don CU

La nostra regina Fabiani ammaliò.

Lordi

La patria - perisce. . ,

Cavalieri

La patria ruina... Precipita...

Don Gii

No!... S'io trovo stanotte un certo messere

Che aspetto costà, Sul vii Fabiani - cantar misererà

Doman si potrà!

Lordi

Don Gii, noi t'oiTriamo il braccio dei Lordi Possente e fedel...

, Don Gii

Le bocche sian mute, - gli orecchi sian sordi... M' illumina il ciel!...

Tutti

Tergiamo del fango - la macula immonda

Che in fronte portiam. (nel fondo si vedrà passare una pittuglia di sgherri con passo misurato) Don Gii Silenzio !

Tutti Silenzio !

Don Gii

S'accosta la ronda ! Partite...

Tutti

Fartiam !

(sì dividono ed escono da diverse parti)

Atto primo

S CE ÌJRA.- I I. Giovanna lató^'Usciitliti agitata dalla sua abitazione.

Gi^^vanna

Ogni nimnr ^iiiP^lS^'.-.i ; isiamoJ -

Ogni vibrar ^i.iHggi lentro al mio Cat'

Ha un eco di teiror!

È l'ombra. -istessa: piena di paure,

Còme gli cedi! di piamo e il' seii d'affanni!

(con crc3cp(l(s'^moziune) Che Lionello a me s'apTirfessi io temo... E ch'ci;li tardi più ancora, pirentol -' Ed or... come salvarmi;.,- !j" E il mio fallo a-pilbBDtu,iaiiiinè, celar? Strazio ciU'lel! ,02ibsiiiq I-C

Scorgo l'abisso e il pie litriri-tnon osò !

(e me asirirU in'<3Usri

Quanti raggi del ctel In le brillaf'vegg'io, 0-«tódii*agO"liioneI ! Hailjde' palpiti reiiei ,r,!bd IfnUO un solo Bospir... Sol guardarti"*<>rrei

E beqtf,mm?v'!

E quanti dolci rai,,

oioar.iL' .11' i-I 5il -iii.i-i ''■

Traslonder sai nel sU'in,

Se a me cantando vai

La mesdà 'taà canzon ! Ma... S9,^J,luso.i^?9an.^sse

11 pi^pj^povei;o„cor?...

Sej.jfj^ fijnefjtpJtf;)fossi,

y,(V ptir-v^rso i^fpslor ? . . . No - il jt(}p,labr(j>, gefilil

Solo ^l,,Ker,f^i,.,P«ò dir...

Per pgfSf'^r.Uft.d?- !

SCENA^iil'Ik..

.■3C .;"■:,: ,t>,i;:'.;? Elfi/:')

Gilber.^<^,n^rG,rovanna.

.92« allab ^l*;-." .!,■ 5V0--: =*• aaua «ilsb "'Oilberto h - Sola perchè sulla deseita via, Angelo mio ?

Giovanna

Q[ i^^ JS ? A i^ij|«lu>a) . ,

Di te.'.'fWstt^^f!.. io stava... Affaticato sei ? , ■s^djs'a,

Gilberto

Convien ch'io torni Tra il fumo e lo stridor della fucina. Dopo le notti fellcnféal maglio Assai più lieia spunterà F aurora Del nostro imene !

(con a.^ctto) M'ami tiv, rjGlóvanna ?

Giovanna »Ero un'iirfàna fanciulla »Creàtuia del dolor... »Tu mi desti é pane e culla,

»Su di me vegliasti ognor!

~. .ir.; . . rriM:.;' ' ' 'S^ ' 2> Giorni Iteti e giorni grami^

slffàt vissiito accanto a me,

»DoIce giuda ài deliil pie

.. - . .-; o:"; or : '■'

frusti, o pio...

Gilberto

(con triispuffi)

i>Giovanna... m'

Giovannii

Buon fratello e'iài'ice padre. In qu^st'aiiiniaicdel Delle tue pietà leggiadre Serbo il memore suggel.

^ ' ■* ^:f^ ' \ . . . ':' " .

Io per te dai rei certami

Della vita immune son...

'0-57 mhIiIl' a' s'nmu:; li.^a alle cL<i-' ^n oe tO(rD3 iiR". tiO

HM l'i

3*nlJu:; (.\3J£ 5li£ GL'I-' n tOffTD:

Per te sempre un orazion Volgo a,£)ift„p

Gilberto o '"cC

(con crescente Uaspjrio ed impazienza) .ij-ssd. 'O- (sinamtj'uGiovanna... m'ami?

Parla!...; Q^ij fiffs^lo è gelido Se amor non è ! Funesto M'è il pianto tuo ! La fervida - Orazion c;il pesto, Abborro i nomi teneri Di padre, e di fiatel!... Una parola estatica D'amor... null'altro io bramo! Ah!... Immensamente io t'amo. Fanciulla mia fedele...

Giovanna

(pi..nK':'i»loi

Gilberto...

Gilberto

Piangi?... Colle mie parole La tua gentile cavità coofundo.

° 4^nuiif.urt[f .'li n^ni

Mi perdona, o Giovanna... Or va, ritorna Nella nostra capanna e il' cìèr tj guardi, (si avvÌHno rer^'la^cksctta)

Addio, dfletta..'.' A =dbYtiiii(f cSaf. .

(sulla S'il/ij-

Giovanna iitsdlit Addio.

(Giovaifiil"àl;fy'in casa)

jr.Oi £irr. ' '

SCENA IV.

.:obi £nfc. f:oi =

Gilberto solo.

Confusa, muta era Giovami*.. . Ih core Di leggerle mi stra^*o e temo insieme... Di che temo?... £Ua.jè pia! Forse nel caste Suo sen l'amorf.^j^j,,,,^. . . „. , ^'^ del pudor i.;risjtbi 3Qayi,„

MA RIA T U D-O R

Tanti il miijj cor,, beli' angelo,

Affetti ,a. te ojrepaja.

Che d'un ceytil ricambio

Non negherai mercè ! Di così dulci lajjrime

Sapiò bagnarti, o cara,

Cile non potiò non essere

Quel cli^ tu sei per me ! Sarò io solo a sdoifliere

.010^°

Dei chiusi ardori il vel. Primo a fiis^^i'irti l'estasi. Primo a mo'st''rarti il ciel ! ■■ '■'^'^'-'^oijpìfii'iitifr'ì^iù!... M'attendono al lavoro.. Sperda IftuBB^okftve il nuovo sole!

(fi Per avviarsi) .

SCENA V.

\

^mA94^.f , G^l'erto.

(Don Gii <:arà comparso in funilo alta scena durante le ultime parole di G.lb.rtu) Ilo'^S't '"' '■■'["■ -'■'>-

Don óil

L'ove corri ?

Gilberto

(brusLamcntc)

A te che importa ? Chi sei tu ? '

Doto Gii

Un amico...

Gilberto

Va...

Non ho amici.

Don Gii

In quella porta Un rivai celato sta...

Gilberto

,c -'ien fi'

Che vuol dir?

: igns

9Ìm alto" ■Don GU. -, . ...

(con in^iinuazione) ^

n. , iC , r.niicyoiO o ,£i.obi3q iì'

La donna è cosa , ,, ,,

,/ r - 3 iìiKir.qro eiJeoc filbvl

D'ogni perla più preziosa!.,,.,;,, ,, -^j

(con mistero, prciidciid)),Gj|j)crts per Ujl^^go) gibb^i

Se a quell'uscio vegligraUiius) Questa notte il ver sagrai .„

Gilberto

La mia donna

A M H D r

(allontanandosi)

.^'- Don Gii

Vii menzigna ! Ben conosco !

Attendi...

Gilberto Va !...

(esce rapiti im-i'te) ^Don Gii ridendo guarda ansiosamente dalla parte da cui è uscito Gilberto)

SCENA VI.

Don Gii , T^i Feibiani.

Don Gii

(soìt,)

Fuggi... ma tornerai! - Le.toHuose Spire del daabbior-ritiénaiittJn 'setnpre Sull'orme prime... (Preludio di liuto i»')untianri!izi.r>.j,pon.Giti orialiando ri.lc) .... A'iJ-o .41?'!... l'anj^nfe^ ca.ftta ! Fabiani

lluntdiio)

Quando mi guardi

Con quel sorriso, ^-/".iClie aeinbia un I-aggio

Del paradiso, C^i Taen^iieia

Meracttiar oblia

E tij. ripete

L'apinaa naia : , Il Sorriso iehe._t!abbella

Mi riysla, il- tuo candori; .

Ridi.^empte... ridi, o bella,

Ridi ancor!...

Don Gii

Vanne, cantor, dtrlla tua bella in braccio... Essa corre ali'.imur, tu corri al laccio !

e Fabiani a

Se all'ora bniii.^

Cànise-triséUib,

'QUatifloTa' liiiia Séiiibra rl'aV^cnto, Alla dulcissitiià Tua melodia Cosi vii'p'ona'é' ' L'arifmà'tSk'i: Il tuo Canio riiinovella I^tìtliz,ie dtlVabfirr.,. Canta sempre, canta o bella,

(Don Gii scomp-re dieln» l'nngolo delle case) (Durante la cadenza delU cary^gujC;,^f^p^rta della casetta di Giovanna bi sarà scbiusii. Giuv.>nna ne esce)

SCENA VII.

jsnnjBvoiO

Fabiani '-f! Giovanna

Fabiani Giovati^à'?.'!^*^ Giovanna

Lionello ! '. Fabiani Arcangelo bello Dai bèi' crini d'oro; ■".-f.-.r'F!^dorot "'•'i''-

'''sr^o p^^hn'-

Giovanna

T' adoro ! Udii^da^f-^iSino La; mota :ea«tóoni.>/lSl Un fascino arcamài unissi ciba Vibrava in quel suon ..

Fabiani

Vibrava l'ardore, Vifi^M'^desio <"''""bi'slrijigérti"à]'^'cdì-e, liBiiom ,,Pcirapgelo mio!...

Giovanna

Lionello !

Fabiani -,. Giovanna !

'.:r.

.(alai «1

Giovanna

Oh !... Guai se m' inganna Quel labro canoro ! T' adoro !

Fabiani

T'adoro!

(Giovanna è còlta da improvvisa mestizia)

Fabiani

Oli ! fanciulla adorata, Più non sorridi ? Deila mia melòde Obliasti già il voto?... y/Caiita sempre, ^Calila, 0 bella! »

Giovanna Lione!, no questo labro Più sorrider non sa!... T'amo, ma piango Sento nel cuore un angoscioso morso.

Fabiani

(gHianicnte)

L' amore è gioia !

Giovanna

Se non è rimorso !.., Penso a Gilberto, al povero

Abbandonato, e piango ;

A quel pensier le estatiche

Mie vision infrango...

E chiedo a Dio soccorso...

Ma non m'ascolta più!...

T'amo ! Ma lasciami Lo vuule il ciel... Sacra è la pace Di questo ostel...

Fabiani

Tergi le lagrime, Scorda gli affanni, Spera e sorriditiii, O mia fedel.

cnncvoit.- L' amore l'estasi

È del creato,-»**-^^- ...olIsnoU UttUBMte'^e palpita

È iin, cuor, beato... Iiofin; solob oiM

Dal tuo bel viso Ft^fl'Wftor;

L'amore è riffi; oibbl ihKfj ÌT Non è dolor.

I ,rr< Giovaiuaa

,Qual nota magica » » -rljir tua pa rola Tutte dell'anima L'atisie consola! Parlami, innebriami

rJ^ tSlUAn»»(JI,ld;;0 omoq o«5U? ni). Tutto dimentico „_

Stretta al tuo cor! (una campana in lontananza suona ta mezzanotte)

Giovanna

(scui^cndosi)

È l'ora tarda... Parti!... Sorprenderci polrta...

Fabiani

Chi mai?

Giovanna

Gilberto !

Fabiani

A me che preme?

Giovanna

(agilatissima)

In SUO furor geloso T'uccideria ! temo per te ! deh ! fuggi !

(s'avvia verso la casetta e si ferma sulla so;;lia)

Fabiani

(fiCendo alto ai seguirla)

Crudele ! e m' abbandoni Senza un tenero addio? Ah! dimmi almeno quando Kivedeili_ poss'io...

Giovanna

(teneramente)

Domani al primo vespro Ti attenderò...

Feibieini

Qual gioia !

a 2

Mio dolce amor - ripensa a me ! Resta con te - tutto il mio cor. Col bacio tuo - sul labro mio. L'anima tua - versa su me!

UMA l^^^?/^'

9

Lionello... Addio.

Giovanna

Fabiani

Mio dolcj amor! Giovanna

Ti guardi Iddio!... '

Fabiani Ripensa a me !

{Fabiani parte. Giov-ijina rimane un istante sulla soglia)

SCENA Vili. Don Gii Gir, erto ■■ Giovanna.

(In questo punto^ilberto irivnipe ih s^eiia e piomba su Giovanna) Infame I

Giovanna

Aita!

Ignori la d'amare Della regina il favolilo?

Gio zanna

Cielo!

Gilberto -.(a Giovanna nel culmo dell'ira)

Vendetta e morte ib vogltoj^-^u morrai!

Don ©il

In me t'affida, e l'una e l'altra avrai!

(Cala rapidamente la tela).

'stnaiq silo

"ATT T O SEC ONDO

-*—«»—

/ GIARDINI .^NMESSI AL PARCO DEL CASTELLO REALE.

(50 ■■/. Ii'j/- •i.\^^■'if.

A d<-'stm, si scorgerà tra le fronde un finnco sp^Tgeiite del Castello, al cui ingresso meite, copo, un'ampta-^^idinata piticicabric, coperta da un pomposo tappeto. Sculture, qua e staccheranno vivamente sul verde. È un bel mattino ^'fesAile^i ^lA sinistra, una tenda

veglie splendidissima. Nella tenda un sedile sontucs.^ per Ia<Regina.

■iBJlalIjR '■-- .ibioJ.

SCENA PRIMA, --«^o

Dame s^Jrtlc tra i fiori intórno alla tciiàa di Maria. Tàfpdi e cuscini di porjiora sfarsi. Mense -(tllh destra presso lo scalone dlsJiùiìf'iH'mt^ aH'%{t/iS di oleandri Su Queste mense anfore, tazze d'or»v^4^gento. Attorno a queste

mense l^ovà. Clinton, Lord Montagu, Signori, Cavalieri, Cortigiani, Latii^ t(i(/i, in cosfuvte'da caed.itori.

fanelli di verzura. Sui gradini della scala molli faggi che Imono. Aicuui^^^^^lifri appoggiati ai piedestalli

intorno alle metisti'^^'-^ >ìSùi cuscini saranno deposti

Maria. Ai suoi piedi Fabiani iii costume

da cacciatore.

Miancni ai verzura. òui i'raaini aeua scota molli ifa'^ri c/ie chi'l

. i

delle statue, aTti-iYà^^aW^^-tippH Si^i^tì iSnkne. Coppieri vaganti intc

alcuni strumenti musicali. Manaole, Cétre, Liuti A'ella tenda

Cavalieri

(alzando le t.izzr, ri\;iiUi a F.ibi.tni)

^^^^iVA il re della fulgida mensn, (lr//'wÌ^Viva il cerno dell'orgia e del canto, re^y^iU superbo Fabiani, I incanto Della leijgia, dell' Anglia sj^Iendor!

Dame

Il suo labro comparte e dispensa Una gioia che all' alma discende, . Di sua voce all'accenlo risplende La gaiezza stti' ro9ti e nei cor.

Lord CMnton

(sottovoce a Muntdgu in disparte)

Dagli onori, dal plauso rapi;o, Ei si culla in un soyno il'aaior.,,

(come soprd a Cli.lon)

Ma cadere egU'dewe. colpito

Coro di Lordi

Attendiam, simuliamo per of! Fabiani

(..izan.losi)

Grazie vi rendo, illustri cavalieri ; Amo l'inno che palpita e che sfuma. Come la spuma - dei vostri bicchieri.

; jppro generale

Sempre ^(jovti^e, Gentile ognorj Del suo paese '' o)«nc;<I nA S8èliglfi'\i''-liW!-.;.

ifl 'U ìV.'j

e . ■: Maria -, ,

^ oìr.i^Aiqtiiii iìis D tilt i;l y.t (alzandosi e Venendu iii mrzzo alla scena) vìùSÙ imi jlloTh, Buon dì, signori; -_ la^jm).a, ^^^f^za

I" voi,t|V|i^fu;sft„-,yM«r5,.Ìo„,yuo'...

(indi V' Igcndosi a Clinton)

Ferchè V nosirÉf'^ comune ebbrezza Non dividete, - Clinton?...

Lord Clinton ^^j.,,^.^ ^_,,

(con ri:>pc[tusu sussie^ro)

Passò

Per me del facileii-i!»rsb"i'età !,..

(fiojnii'j ( , tscherzanjdn),rnji[ fillue' Renderyi^ilnfiine - di giovenlii Saprem...

iLord-tìirStàfi

(„,chH,.,n4o>.)

Fuo tutto - vostra Jlaesta!... Maria

(a .\lu.,lai;U) '

La vostra mano, - Lord Montagu... Lord MontagB r

(pie^.T a terra un ginocchio, bai.ia la m4v",«.hc t^Jiepina kIÌ stende, indi si rialza, ed avvicinandosi a Clinton gli dice s'othiVul.c:)

Tanto cortese non fu Giammai...

L' rA,.:*' io7. :.r^

MARIA T U D 0 R

II

Lord Clinton

All' amoroso gemebondo grido

{«uuvvutc,

Strana bonlà !...

Rispose alfine con uguale affetto Il sospirato ig'^etto ;

Lord Montagu

E dopo lunga età

Si ritrovaro su di un trono d'or

Strano favori... Fabiani

La Dea della beltà E ìL Xurae dell' amor.

{a M..riu boti.jV"ce)

Maria

i"- '.•

'? Per tutti un dolce - riso tu hai,

(ai Cdnluri)

^Dr -3

t per me nulla ? -

Grazioso

è il raadrigal !

Maria

(alCoru)

Per te il mio cor!...

Lordi, v'alletta?

Coro

Coro

Dio salvi la Regina !

Grazioso

inver.

L'amor di tutti i cuori

Maria

Umile a te s'inchina.

(ai guaiuli) -, ,

Maria

V'arrida il cìel, signori.

Faiiani

(furie ii3I.>ri,)

Bella regioa, il labbro tuo si attegga A sorriso incantevole!... Chi mai, Chi crederia che il popolo ti chiama « Maria la sangumaria ? » Oggi smentisci la9tea9fi8ia<ftSia !...

Maria

La donna varia

Siccome il mar. - Ma che! Non ha tuonato

Questa sera il cannone

Che ci annunzia la fin d'un suppliziato ?

Al duca di Suffulk esser fatale

Dovrà quef tuon' tra poco.

(un P-ig^ii tiù.s dal -Cds!::I!'j;

Paggio

(aLLUliZ...!!..")

I canlor' d'Avignone un madrigale Scioglier vorrian.

i' S'irioltrin©. ti

Paggio (sulta port3,i'ftnr6natal>do i Cantori)

■iiasvoi? ib - PlV^nUeT'

SGEiSA JI.

I prec(denli e Cantori.

(Il Pacalo esce. Entrano i Cantori. Qito finciulti e «.tto uomini scendono dalla gradinata, si inchinano e cantcìno senza accump •gnamcntu il sef^ucntc)

il A n R l G A L E.

Córse Ciprigna a rintracciar Cupido ;

Per vallisi' ilitìnti"""-

Efiànllo andò,

Col labro e il cor

Lui sol' thiàmò.

Trovieri, ij,n aitrp, canto.

(i Cantori accordano i liuti, p^i cant.ino;)

' •' " •'. J. .CO-'

Cantori

La Prov^nz^ è,,Ja teris^, 4,6' ■cai"ii Li Provenza, è la terra dei fior' ; Le sue donne han leggiadri sembianti, Son regine alle Corti d'amor.

Quando il sole le messsi feconda, Quando bacia_i bei grappoli d'ùr. Mille ,a,maiiti;,,gon fr^Jijtl, &iftc;oiide Van pei colli e si bacian fra lor.

ti Cantori si inchiniino alla re;;iiia)

Maria

;' 1 dandosi)

Grazie, prodi cantot', e a" voi sien grazie. Nobili amici, che il geatilCri trovo Di dolci canti giocondar sapeste.

(ài Signori)

Or la caccia v'attende... Ite!

(piano a F-bidiii)

Tu resta !

(mormurandu Tra loro)

v3jicq(riij .11 ij',-...' 1"»' - '-■ '•-■"--■-,

Sola restar desia ? Moviamo allor,

Moviam! È sacra iWS'^'ii'-iJoltH atàòn •orr^aiiifcftaBindjti iC. sì-.

MarioaiqlcjBabi a n i.

'ttio-l ip o:'.o; Fabiani

- '• PhiiliniWfti'io» %Rlli«téfliJ=''-

Oh! la dolce parola .gq orr Bil'jif'ia ,.nri r

Che a star solo con te, donna, m' invita !

ir f - c'^

Maria

(svjni iciido)

O vago figlio dell' ausonia terra. Dimmi chi t' insegnò questa inaila Che tu infliggi al mio cor?

11

A T r 0 SE co N D O

Fabiani

iii'It-i

i.k:)

(i! mi CsUtiQ, «..Maria ! Colui clie.npa c.nta ^^ , j.,^_ Ignora l'amor,

II suon che di incnnta Ci viene dal cor. Dal di i<;jiB,.la.,f(ilgida

I ifcHUe baciai, ^èV.etj pailfiliq^.j Melc^e cantai. ;,

i'Tu,,J'i|BÌjnai3ffra^^ta

Qua!, raggio ,4i ciclo Su giovine fior.^ :.- loinQfilui clic no)» Qaiita Ig^ia l' ainor ! ) ^aria

Colui che non canta

Ignota l'amor. ;

II s,uf>n , f;li9, ci ,4ncanta Ci v/epe d?l , 9pr !

La reggia piì}, ifujgida È un qa.icere muto. Se monca jl, soave

Tu l'anima affranta

M'avvivi, 0 c.intor...

Qual raggio di cielo

Su giovane fior.

(fc!(tli«tKé lioii canta

Ignora Tamor! -lid'n uiq iod iuj'ÌJ'U

Amiamci, 'cànlaivib '

La Yitìstra cahzon, Àtóiatiict sognando

- La nostra vision :

1 lao 'l oJii£1 £ll 1(1 . Maria

(scuotendosi iinprovvibTiqfmc e 6ssandu Fati 'ni)

Ilimmi che m' ami e gu.trdami negli occhi Affinchè io veda che non^.fneBti !,.. .^_ Fabìaniiooìì ij^u

■ir.liqi03-iT amo ! E l'immenso amor n:iifj.-^^o^^jiaU)\g9|ip^ All'odio immenso che Uo,tt ..Gii , jn'jisu^a !

i.j, Maria

Amb.isciador d'Iberia ei lapp-'esenla

Quivi il poter del raio^'((l!ttro'Ji^S&,^

11 re spaguuolo... ,.-.,.- ' F,abii^ni

AbbomiiTàto ìWèheV-- Quel catalano signoreggia é'ris^fea-^ Più che tu stessa '....

Maria

Alta lagion di Stato La sua vita protegge. Ah T... Mi 'ripeti, Mi ripeti che m'ami, e ili atiiDandono Lasciam la lena, la corbnà'e'ir tróiio!

(c«>n entusiasmo) Angelo o dèmone Sei tu?... l'ignoro,.

ton^d!iCTuui Cài. che. BdorA;^; Mi si;mbri un chéiubo Dall'ali d'oro; S'aide il tuo fervido Bacio fatai, Sem1>ri 11 f erribile Genio dei Mal !

Fabiani ' Congelo x> demone Non ho, rtgilia, Tempi»,, ijiri ibile, Vji'ljji, divina ;

iriEÌdr.'

Sono l'errante „. XiO noO 4uo trov.itor. ..

Sono l'amante.

Sono il c.-.ntor I

Soia-. iP^esi»

(sul a s^J|;lld u^i Costello)

Regina, l'alto ambasciaior di Sp.igna

Chiede parlà»Vì>'ì.'&"i('.*o«(SW 'l' ioWraipagna.

SDOV r.Ui^i . Maria

(al P-ggiu)

Per poco attenda! eiieV Fabiani

(e .n Ila)

Sia maledetto l'importuno! Maria

(fr.i sèi

, A questo

1 UJIlJm IB2 JOI- ■■ ?il. Gaudio perchè rapirmi ?

0}-i9d'-O Fabiani

j3r02 l-il=(ei.li'ira)

Io lo delesto!

.'I- •:'/■

Maria

(a I-'abi.>niJ

Lasciar!, ti .deggio !.. .

(pausa)

behj. stringimi ancofaUndi..-!, Fabiani

(porgendo a Mr'iria ^n mazzolino di huri. M-tria lo taccCnlie, to b >cia e nabCundc in sciiuf

Celeste martir ! A te .questi fior' Ricordino l'ora Dei dolci sospir !

. iIB'Oii

Un palpito, solo , , ; 15(11331 . iJ-Ci : 3(niaA

Ha il giovine cor., .,;j, gj^,! „oTr

Non altro è la vita

SIIGLI

Che luce ed amor!

'(Fabiani esce dal vial* ìlèP?Ó^Wb. t^ifid-sitiyé'^nto il Papiri., ricompare sull'alto della etaf iou^. |ia|ire£ijj^ gliigcc^na «Iji l,>«gÌ5«Z4(c l'am. baswiaiore)

MARIA T V D d k

t3

SCENA IV. Maria, Don Gii, Gilberto, ind. Giovanna.

Don Gii

(iiuìlilnandosi' e accennando Gilberto]

Maestà, quest'nòm sòl Bràin'a Vendicarsi e morii- !

Maria Chi è m.TÌ costui ? Don Gii

Gilberto... un popolani jidfci ch'egli ama Fu sedotta dall',jjpiji.)ifljp ,pi}j,,jp^ni Sta l'onor d' Inghilleir.T !

Maria E chi?

Don Gii

Fabiani !

Maria-

(colpica)

Che! possibile fia ! faveìifll vero? Don GU

Se a te noii basta e vuoi dall'infelice 11 racconto dcU'onla, alla, sua voce Cieder dovrai.

Maria

(aggirando^ per la »cc^a ^tgitatissima)

Ma nq^^q/^tt^sto un sogno? Venga colei... (Do.i GU.Yientra net Castello e torna subito seguito da Giovanna)

Maria

(dccost .iWXfilìdGilbcito)

SuU'onor tuo mi giuri Che tu non sai menfii ?

Gilberto

Povero sono.

Ma fiero ho il cor!

Maria

Paventa 1' ira mia, Se ingannarmi puoi tu... là... lielta fenida-iiìiaefij Ivi m'aspetta... (Gilberto etì^Va' ^ellà 'fénd-'. Giox-ahna-s'avanra e rimane in fondo della scena cibila testa bassa, Dvn Gii re^ta in di^p>rtc) (fra se) Ahimè! mancar mi sento'... (a Giu\annaò Fanciulla, t'avvicina. Sai tu chi sia coìiii che l'innocènte Tua sorprese ? ' '

Giovanna

\ (con fievole accento]

Non l'oso dir !

Ahimè! pietà, regina!

Maria

Rinfrancali! racconta Lo sciagurato smor V il nome suo ?

Fabiani !

Giovanna Maria

fpror' inpcndo fra sé)

Ahi! dunque è vero? Don Gii

Infamia ed onta! Giovanna

(tiiniaaiucnie)

Nell'ora pia* tj^l' vesserò, Preludio dèHa'séia, Spesso^Wl'ildi* stil niagine Cantai- 'aelfeiirivifrS'...'

E tantóÌA iiùefdiatòrbo Erio queliti caitóofr. Che' sul liiió labro un giorno Posò l'estremo su^in.

Ifrd se)

E del mio b:icio forse N^'"era spento ancor Il confidente ^rior Sul labro ingrato !

Don Gii

- vira s-jj

Ferita 1" ha nel cor Lo strai spietato !

Giovanna

(contìnuaiidv il race nlu}

A me del mondo ignaia Nome ei mentiva e si.ito; Per lui d'un cor più n )bile

L'amore ho dispreizalo!.

. '.irD*^,rjrnn;rfi \. Or per quesl'uom. crudel

Ferve sol odio in me^!

Ei m'ha dannata l'anima,

Ei m' ha rapito il ciel !

Maria

"tira se)

Del mio desio

Dal sommo ciel. '-"'" Precipitar

Ahimè ! mi sento. Del sngno mio

Squarciato: è il vel!.„

Nfln liavvic par

Del mio .tetnientii.

Giovanna

'Wa'se)

Sul volto mio

Del disonor

La fi.imma errar

Ahi ! troppo io sento 1 Infondi, o Dio,

Forza al mio cor I

Non havvi par

Del mio tormentOi

14

Atto s e c o n-ì) ó

Don Gli I

O'r» se) I

i

Dai torvi lai

Sull' intadejhiij.-.i;i

Dell' ir» iO: sento. È scritta ornai Sua sorte in ciel,

Vegg' io piombar 1

L'acciar cruento!

Gilberto (fra sé, jyiKirdanuo Giovanna)

Sul volto uno

Del suo russor

La fiamma ercar^;

Ahi (tiliqjjipft^io sento ! Ma omai piombar

Sul tradilor

Vegi;' io l'acciar

Fatai, cruento !

Maria

(a (jioVdiiiia)

L'odii? Vendetta avrai Impl.icata, tremenda...

(M irla corre nella tenda , afferra il pugnale di F..biani e ritoma tosto sul proscenio)

Giovanna

(fr.i bò, atterrii .)

Gran Dio ! di me che mai sarà ?

V;?

Don Gii

(pi.inu a Giwvanna)

^•T

Gilberto' '"P -*-

,sl£l;|ìitiu*Liréi<4iaW>^<...

,.*ioUf| li 3fij óriwi'ji .'*u>l Non alla morte - solo son pronto,

Saprò tradir!

{. .,;.ì:i no,, ob.vji..^.,- (porgendo il pugnale a Gilberto] .ìDÌ! '■-.■; 12 Ki-ir.l/' 9-j ?: [ Questo. pugnale - ascoso in seno

Keca alla festa - del mio Castel...

1 ^, Gilberto

Quando ?

Maria Domani...

Gilberto Lo avrà... ma almeno? Maria Pende la fulgore - sull' infedel ! Gilberto

Non può sa'vartì, - più, infame, il ciel! (ad un gesto di Maria esce rapiH.tmentc)

SCENA V. Maria soUx.

(agit^tis^ima)

Vendetta ! E come ? Quella

D'una donna non vai... quella vogV io

D'una regina! - Ove sei, ove sei

Maria

(a Giovanna)

Or va... fin ch'io non parli Della tua fiera storia Un motto solo alcuno non intenda. Giovanna

(mentre si avvia per uscire) (a Dun Gii accennando Gilberto)

Ma l'uom che offesi - vittima anch' esso Forse...

Don Gii

(a GÌL>vanna)

Che preme al tuo dolor? Giovanna Pur... se un aflctto - m'è ancor concesso... Don Gii

(Severamente)

Sia l'odio solo - pel seduttori Maria

(trattenendo Gilberto, il qu.lc si muove per «cgulre Giovanna) (sottovoce a Gilberto)

A vendicare - l' infame affronto, Saprai morir?

\il«^taflier, che dalla polve immonda, "e-!^ad,un trono avvicinai? - Tradita a' hai tu... ma una 'l'udor le il'guanto e vendica l'offesa !

3:-^/xJBNn'e -'^^^A'fi'T sul mio cor spezzalo

Manda sublime lampi D'una corona e d'uno scettro il raggio 1 Non alla pallida

Ombra notturna

Ove il codardo

Attender suole, Ma sotto ai vividi

Sprazzi del sole,

O vii, t'aspetta

La mia vendetta I Immensa, fulgida

Come la luce.

Tremenda, truce

Del nembo al pari (ravvedendosi)

Ciel! Che diss'io? - Bestemmia Il labro menlitor. Il palpito del cor!

(breve pausa)

Forse, salir vedendoti Le abbominate scale. Sarà il mio fieio strazio Del tuo più grande ancori

-JÌA Jl/.A, J" U D O R

n

A quell^^yji^^g immemore Dell'abbandon, falale, Non sentirò che il palpito

Jl"'-'-, ,'02 Cl.lr: - ,9J|0.T - .

Del nostro .primo amor !

' iibnu oiijiig (trasalendo con impeto)

Ma, se Maria si vendica,

Il suo dolor che (Sale?

Non dee per altra vivere

Chi mbi-f^'è-pel mio cor!

(come assorta e commossa sempre ^lià)i;i;

E sei tu che.jg>'^ai tradita, Tu, per cui nel folle ardor Dato avrei corona e vita !

(conteTn^rtUidio i fiori)

;o/ibmiE sei lui ,qual rea mentila Dai, codardo, a questi fior' ! (getta eoa impeto i fiori in terra)

Coro interno di Cacciatori

li^i UÉalrtiiZ..)

Vittoria! vittoria! Di liete fanfare ir-'T Risuoni la selTafi La'ìlobile bèlva' FfeWani atterrò!'

(in questo punto 1 Caccii.t-ri attr.ve.^iano la scena in distanr, ; alcuni '^73° .;!'''P"n»"o il ^ervo ucciso a Fabiani. 1 di gioia"fra''f Servi",' tavalieri e Lordi)

-z:.:n j , i

Maria '

(nel et. .IH , OelI'}#a)J

Intuona o fellone, .-, Il . ca,nt9 di , gloria J^i) Segnata è tua sorte... È mia vittoria. Tu córri alla morte ! (Maria escei'spiJaniéh^e dalla scalinata) (Cala la tela). '

brachieri del loro sej Grande movimento (

tVt tot e rz o

RICCHISSIMO GABINETTO \

negli appartamenti rìstirati della regina. La regina è seduta e fd gli ultimi apparecchi per la sua acconciatura.

SCENA PRtll'A.

Maria, Don Gii, Lord Clinton, Lord iMontagu, tre Baji/S /Wdrtìi PSèì'éài.

ifir.flc'','

Maria

(allc'&c'bamO

"fì\^f ' ■^'°' galline, fior, ^^ij Non vo' cifi e regali /"■■ "se-Ji*"-

Solo due spilli d'or,^

Piantati in croce,, gopie due pugnali !

(le pame acponciano la regina)

Don Gii

(ai Lordi, sultuvoce)

Come convulsa rìde '.

Ha nello sguardo quel baien che uccide !

Maria

(alzandosi,^ Don Gii)

Che ve ne par, Don (Sl?'s)5ti questi i vezzi Graditi al lie ,yq||flO signor?

«'••■'-Fabiani

(che entrando ha inlese ic uJlimc pirole di Maria^ fra sé)

Al Re! Dòn Gii'

(a Mari-, iiiLhin^ndosI)

11 ciel d'Andalusia

Una stella non ha pari a Maria !

Fabiani

(<vanzandusi, p-^iio a Maria)

Al mio rivai dicesti ?

Ifiaria

(con susgipgo, a Fabiani, piano)

Signor, soli non siamo, Una parola sola...

F&biaAi'?

(con inbi^teiiza)

Maria E quale ? Fabiani

(con tenerci?-"»)

T'amoI

Maria

(ritraendisi, con sdegno) ,

Voi ? (alle Dame) Su, nobili dame, Allacciatemi al collo il regal manta iwp io'' " •(fra se) (guardando torv.tmenle F.*l)i-.ni)

Chi la mano mi frena onde il nil(r guanto Non isfregi la fronte a questo infame!

SCENA II.

Fabiani, Don Gii , Lord Clinton , Lord Montagu.

Don Gii

(accostandosi i* F^bi-'n^ eoo ironia)

Milord di Clanbrassil, nell' atinosfei:i, C'è una nube che accenna alla bufera ! L^ala^ conisvs^eKa-e sbàlLntaivi)

£i>rd Montai '

(a f-ibiani. Cita ironia)

Milord, alcun cH noi cadde in tlìsgrazia... Lortftifeilon

(come sopra, a J-'..bMni)

Pailiara di noi, Wòn già di Vostra Grazia.

(salutano coti "^tssKfji .ed escono)

SCENA I I^I. Fabiani so/a.

Va, codarda falange,

La cui parola è itigluria e il riso è scherno !

Io non vi temo.

Che pari all'odio vostro è il mio dispreizo.

Ma non gioite ancor,, se di colei

Fu dubbio il gesto e torbida la voce...

Essa è donna, essa m'ama!... È se talvolta

D'esser regina si sovvien, b-'nt'>':to

Per me 1' oblia !..,

Dillo tu, s'egli è ver, bella Maria!

MARIA T U D 0 R

17

Sol ch'io ti sfiori - il crine d'or, Sol eh' io ti volga - il mio sospir, E rivediò - del riso i fior' E sul mio sen - dovrai languir!

No - SCOI dar non ti è dato, ben mio. Il desìo - di qell'oia d'amor ! Io sol t'appresi, - '.

A fare un gaudio - de' tuoi dolor' ; Fu que'stn labro - che primo spria Ignoti cieli - al giovi n cor !

No - scordar non ti è dato. Maria, Che al mio sen ti ha legato l'amor!

SCENx\ IV. Fabiani Don GiX.

Don Gii

Conte !

Voi qui?

Fabiani

Don Gii Nelle vicine sale Ferve di danze un turbine, E inquieto lo sguardo di Maria Cerca talun che manca...

Fabiani

A voi rivolto Forse è quel guardo, a voi'di re' Fi'ippo Augusto ambascialor !

Dea Gì]

No ! di voi cerca, se ne avvede ognuno Al lampo vario della sua pupilla, Al lampo in cui l'amore E l'odio insieme alternamente brilla!

Fabiani

Odio... perch'" ?

Chi più devoto alla T'.idor di me?

Don Oil

' Qual ape nomade

Di fiore in fior. Varia di donna SpesS'/ l'uiaor;'

Dal pianto all'estasi, Dal riso al du'>l, Con voio rapido, Trascorier suol !

Veleno d'aspide Gentil colomba Nel seno candido Cela tàlor. . .

Scherza col talamo E con la tomba, E sul' patibolo Pianta l'abor !

Fabiani

,c)i„.,. lU)

Che importa a me - se di quel sol

Mi schiuda un raggio - il freddo avel? Di tanto amore il palpito È sulla terra il ciel ! Son brevi gli affanni, Se uccide l'amor ; È bello a ventanni Morire tra i fior' !

Don Gii

Tu parli come canti, Ond' hai sempre ragion! Pur del tuo dolce lido Ignori fotse una gentil canzon...

E quale ?

Fabiani

Don Gii

,v,1^m cl»e Mali. Presso al ;'jirfimigi,.>.

Fabiani <fra se)

Ohimè !

Don Gii

L'amante fido L', innamorata sua parca chiamar.

Fabiani

Alla porta 0 al vcron?

Don Gii

Slammi ad udir! ì)/! Ilio canta jif^fmielhi ìli. e iléliìic dell' aniDT ; tCiiiita seinfre, cantii, 0 odia.,,

jseguit^iioo 11 frase)

^ Canta a tuoi! » (con surrisu furzato) La grande novuà ! Sin dall' infan2Ì*nftgt«S cantar la sa!

Don Gii

(Ila SfJ

Mentir n«n vai, ^ G unta è pél" te L'oia fatai '.

Fabtani

(r. v)

L'ansia crudel Celar non può Del liso il vel!

Don Gii

Sai la canzon. ma ignori la leggenda ; ìColui chi a due veron la canterà ìAl terzo giorno il falco salirà ! D

i8

'^ÀtTO '^TÈ RZO

(con ironia)

E'Tielle favole

Taluni vogjiono

Che spesso ascondasi

La vei ita ! Ah ! ah ! da ridere

Davver mi fa

Questa adamìtica

Credulità !

Fabiani Taci, vanne, ti scosta, uomo fatale, Troppo comprendo lo scherno infernale ! Ma... caduto non sono in tua mercè, Per te l'odio combatte, amor per me!

Don Gii

Oh soavissima Ingemma !

Fabiani e Don Gii Vcdrem pei viltimo Chi riderà 1...

(F.biiiiì t-icc)

Voci insieme

Viva Fa;biani !

Don Gii

(si avvicina all< porla a uiiuti ed introduce Gilberto)

Odi le grida?

{additandogli uno stanzino m.tS(.llerato nella tappezzeria che --pre)

Ivi il segnale aspetta... Brevi saranno l'ore...

Gilberto i

Altendeio, Come Io ssettro dcirodio mortale !

Don G;l

Ah! sì, dell'odio e iiisiem della vendetta! Gi:berto entra nello 5lanzin«>, Lion Gii esce da sinistra)

SCENA V.

LA REGGIA.

Grati sala da ballo splendidissima^ .ii'H trono a destra, fi^mcheggiato da numerosi sedili. Arazzi d'oro e d'argento. •— Illuminazione sfolgureggiante.

La scc-na è ribofcante di folla. Dame e Cavalieri sono velili sfarzos,imenti. Alla sinsl' n Faiiani. / i^u.illro Baroni disila carena ài qunllro lati dei trono coi man- telli stellati. 1 venlieiiiqHe Cavalieri dell' oi dine della Giarrettiera sp.trsi qua e là, All' alzarsi della tela una turba vivace di baccanti invade la scena. Fabiani dopo pochi istanti si fttffca, djti digtiitari che lo cu con- dano e si aggira fiei^_ la ^feifj^,^^Cfffieroso.

(Lord Clinton e Lord Montagu » braccetto ven|;<>no d^l f.ndo, si accostano a Fabiani. Alcune coppie di Cavalieri e Dime daiizaao.la sar&bar^»^.-i~|-

Lord Clinton

(con g^lnlilerl-')

È va' vostro onor, Gentil signor, Che in dt si éplendido Le danze fei vono ;

loioe •■ Sul nembo d' ier, Bel cavalìer. Il sol più fulgido Vediem brillar !

Lord Montagu

In suo favor Malia Tudor \'uril forse un principe Di voi cieur !

Fabiani

Chi di quel sole Porla il riflesso È grande anch'esso Di un astri» al par !

Lord Clinton e Lord Muntagu

ifiyn ironi.i)

a tanto regno La nostra Pulxà mancar ! (si allontanano con riso sprezzante)

Fabiani

(it^ .Il

De! cor lo sdegno Stento a frenar !

SCENA VI.

(s^iuillo di triimba di dentro - s'interrompono le danze)

Lord Clinton

(annuiiziaxooj

La regina ! sul passo suo regal

Ogni fedel s'inchina! (quattro trombettieri prccedonro JL!ciwt*tt!Ìrv reale e si schierano in fondo della scena; lutt-i la corte oispone in fìla. La regina atxoinp^ignxla da Don Gii enir;^ preceduta da' suoi Pagèt'-^ s*èuità dalffe I>ame e dai Ca- Vitieri d'onore)

Coro

(intuonando l' inno della regina)

Dio salvi l'eccelsa regina !

: . ! ehi:»: Dio salvi 1 invitta Tudor!

Il ciclo la QtiiJa e destin.i

A meta di gloria ed onor !

M.iria (p^.ssando davanti a F-ibi-m i, si ferma utl i^ik]tle e'àlIrtìce'cdlT sorriso ironico)

Caro conte,af!ijÉbiit9j)4rav<Jlto V'aggirate con passo spettr^Je!

Fabiani

Gli è perchè noif'iiii ' brilla sul volto Il favor d'un sorriso regale...

?" icia Xk Don Gii)

Come finge ! (continuando il giro per la sala va a sedenti sul trono, attorniata da tutta la sua corte)

Don Gii

(fra se)

Egli trema...

;)/ A A' 1,1 T U D O R

J9

Fabiani

UV^ sé'

M'assale !

Un piesaglo binislro,-fataIe!...

(va a ijrendere posto « sinistra della regina)

Lord Clinton

(a Lv.id AU^mai^u, sultovoce)

Lieto augurio ! L'augu>;a regina All'altero spagnuol si accompagna...

Lord Montagu

(a Lord Clint^in, cumc sopra)

Di Fabiani la stella declina...

Lord Clintnn

Oggi il veuto è propiziof alla Spagna...

Coro di Donne

Chi -vien ?

Cavalieri

. Chi vien?

Coro di Dame

Una carnovalesca Accolta di buffoni- ; -

Coro generale

Stiamo a vcJer... (ìmusìcisli preludiano un'altra d-rzi : entra \i\'.icemLnte un.-i turba di buITun )

/Tutti

Oh!... Quai bizzarri suoni! Danzano la burlescc... (Danza buric(s.i>-

Prime Diiine

Quai sii. mi v .'ti !

Seuonde Dame Qu.ti biuui cefti !

Cavalieri

(riicndo)

Ah!... Ah!... la musica Bizzarra ed il. re Jlcmre l'asc.lti Tar che ti btf.';!...

Prime Dame

Quai brulli ce.''fi !

Seconde Da'.r.e Quai strani volti !

(te danz.* si f..iHnn vciirjire più vivjcl)

Coro

(con esali... i-ji.)

Di suoni, di canti, - di danze, di raggi Un turbine ondeggiai -^jjU'ctere al suol. Sfavilla una ridda - di cento .pirtiggi - ^^par quella reggi».,- J^, gaggia del sol.

Paggio (comparisce in m^^zj della scena)

S'apron le mense del regal banchetto.

,, Mat^a

(dall' aito, del trono)

Illustri dame, insigni cavalieri, Mi precedete... [la folla sgombra Icnlanicnte. 11 PA^jgia s'avanza verso Don Gii) " Pàggi*

È giunto un inviato Per l'alto ambasciatile ^di Re Filippo.

Maria

(al' l'.KKio)

Fa che .'. innoltri.

(il P.igglù esce. Intanto lutti sono partiti, tranne Maiia e Don Gii)

SCENA VII. Maria, Don Gii, «« JiiYtetOs/'" Gilberto.

(enira l'Inviato, seguito da quattro FaggctlF^'uno di essi porta un cofanetto. L'Inviato conse;ina a Don Gii una pcjg,imcn:0

Don Gii

E una scritta sovrana :

(leggendo ad alta voce a Maria)

>Aila regina ìsMnria Tudor di Scozia e d' Inghilterra )>Offri l'ancl che il cofano racchiude >1£ di Filippo il cor, - '

. - tl'ij^rendo' a bassa voce , fra sé)

»Se mupr Fabiani *,%''?Ìi,P'^*-P'^^' ;4'„C?.>4a..r.i ».

(Don Gii n.isconde la pergamena, japw.il Cofepe.^ ^trac l'anello e lo cont nipla)

Ecco l'anello.

(1 P-iRgclti e il Mcss^eif^t;oje|cono col cofanetto)

Questo cerchietto splendido Può soggiogar la terra, S'egh consacra i vincoli Di Spagna e d' Inghilterra.

Maria

Oh ! come fulgida lA geiiima brilla. Come scintilla L'anello d'or!

Don GU

Di quella' gemma l'iride Sulla tua man non hmgue ; '■0.sSer»fi!ì?.<: Par che sfolgori' Laiiipi df foco e saijgiie !

Moria

L'anello, magico liifietie il vero, Specchia il mistefo Che celò in cor !

(Don' Gli piega un ginocchio e pune l'anello nel uilo della rtg'ni con os- sequiosa eleganza)

Maria

(scuotendosi {.bifidamente)

Vendetta voglio e tosto...

(a Don )

Ov'è Gilberto?

120

•\/C7\r>a\ T\e\R,za

Don Gii

(a<.c<fnii:inJu la !>t:iiizd a sti.istr^)

È là!

Giovanna ?

Maria

Don Gii

In altic stanze rltcni.--... Maria A me Gilberto ! Va !

(Don Gii esce) "

Sia venfiicaLi I

Dalla regina ornai rolìTcsa donni ! I

(entra G,lb«tc dal .ondo ; la rrgina gli va intontrae lo coDdda<f al proscenio)

Sei lu pronto a morir?

GUb.-rto

lur eli 'egli pera... Maria E il ferro?

Gilberto

(cavando dal seno il pugnale, e ni.istiiiidolo alla regina)

È qui!

Maria (afferrando il braccia destro di Gilberto e s:inu;ando il massimo terrore)

Olà ! Soccorso !

Gilberto

(.itl^nito)

Che!

Maria

(pian.' a «ii'bcrto)

Taci ! vendetta avrai !

(t voce alta)

Ministri, Lordi e Cavalieri a ine! t

SCENA Vili.

Maria, Don Gii, Gilberto, Cortigiani, Sceriffi, Dame, Lordi, Cavalieri. Tulli i TUohti ddU Corti aborrono pncpUu^amode in isceiia, indi Fabiani, poi \ Giovanna. Le Guardia si schUrano in fondo.

Maria

(ai Cavalieri, iiia'..andO GllbferW)

Cpstiii s'anesti! Un regicida egli è! Contro il mio pette alzò il pugnai!

::.lJ

Tutti

Orrore !

Maria A me Fabiani !

(Gilberto vien tratto dall- Guardie nel fonào della scena)

Tutti

Atroce evento ! (Ilaria fa un segno a Don GII, il quale esce da una porta a destra)

iriMarià

(ironic-imente a F.(bi»ni, che s.ià entrato io acena da un istante)

Contea L'astrò 2Pnl'l <le"a «9'A(fl9rte sei..i- "^ Tu le mie feste allieti, hai sempre pronti Ijolci rime e racconti... ^ A te, bel cavalier, una ben graia Sorpresa ho preparata...

(acci'siandosi assai a Fabiani ed accennandoceli Giovanna che entra)

Mira là!

Giovanna

(fra iC, tremante)

Dio, m'assisti !

Fctbiani

(..Olinto)

Oh ciel! Giovanna!

.Maria

(fra se, osservando Fabiani)

Impaludiseli È desso!

Giovanna

(scuotendosi Mita visia di Fabiani)

Eccolo! Oh'imò!.,. - /

Maria

(ad alla Voce, a tutti)

Signori e Conti :

L'empio che armò del rep, sicario il braccio

(additando Fabianìj

Eccolo !...

Coro

Cicl! Fabiani!

Fabiani

Regina?.

•' , Coro di Cavalieri -

Atroce cveiilG !

Tutti , Jnf.irae ! a morte!

(irrompendo vorso di lui) . .

Su te, st^agurato, "-

C.ndià la veitdetta! Sul palco n. ftndo La molte t'aspetta...

(disperar .mente)

Cortigiani, nel sefl. non l' ignoro,

Morl.TÌ •:!<-' luul'.i per me,.. 3 Maledetti!... più pura dell' o^

Dalla prova uscita la' mia fé.

L'agguato infernale, ' '

Ó vili, cadrà... ^

Più graiide il mio noiné

Fra voi .suonerà.

Don Gii

(dominando la scera t m.isEfiuido ai LoalLU puenale^I Fabiani)

Sul pugnai scslUilato

Lo stemma inciso di Fabiani sta ;

E l'uccisor la trama ha discoverto I

Jif:ì^^./^n TWiZXdM

o2I

Kabiani

(scooieodosi corrindEgnnribìle!!

Menzogna vii!... EJCWDè queir uom? Gilberto

...1)11.- .,. y GillfprtóJa

(Fabiani resta come fulminato co}U testa b^ssa. Brcvx pausai) Fabiani

Cielo!... È l'uom da me tradito...

Or palese è la vendttfa !

Già coniemplo inuindito

Il destino che m'aspetta !

Già il cariieSce ui' af/eira.

Più difendermi non so !

Tutto r odio d' Inghilterra

Sul mio capo si versò. >■ 'iMaHa

Tu speravi, o bei cantore,

Di mentir per senV^tè"imiltò,

Giuda infane -deil'ilikmore

Cùnfalando higanno e insutlo... ,.,!Vanai5pfcnie ! iti.ileJette

Soa le vie dei aiciititor' !

Cólto ^i^<d^_jin.e_yfadette,

Sei punito, tradito;! GiHiértò'^ Giazie, o cieli nel precipiziO-

10 cadiò col mio r;vaie, Salirà con me al supplizio Sovra il 'p.lco l'u.ieraie ! Veni;a a majàl/tìlfS no e il null.i, Hq,-hh5coiso il mio cainmin!... Ma la misera fanciulla...

Dio, pfcfi^^y^^eiii ^^i>^d<ist:n. Giovanna Quanti orrori!... Oh mio spavento! Kotie d'ombra e di sciaguia ! ! 3116(8 €h'&$n*M), ciò eli' io sento Farmi un sugiio di pauia. Tuona d'eira e di Vendetta

11 terribile c»;siel...

Mi par d'essere maledetta E'dagir&mini e daTciel!...

La mia mente, la mia mano Tutto opiar; la rete no tesa,

CoJ^i al laccio n vii Fabiano

oiohjD X. - , t., ...I.iJialaluM Poi la maji ritrassi illesa,

.31 £;tlj Jr_: -'. );■/ .--I h'UG

Liberai lo scettro e il regno

Da un abbleito i.ii.>nor...

...i.^.j , iij ij Ho atterralo il capo mderno

acnon oimTi ahnzifuiH^ Dell'auilnce inganrialor.

Coro di Lordi e Cavalieri

DIendoi dolseJin. mezee raU'eatft

D'una vita infame <SiigÙA.,,

Ora il vii la colpa sconta, Si/"di Itir sta la mWiViiìra. Le sue tresche egli compi, Giunse a lui, J^ij^imo dì.

Coro di Dame È perduto !..j,, -sul suo volto Sta l'angosci.i ed il pallor... Neil' inf.iniia egj è sepolto Quell' iniquo^ tr<*^itor.

Maria

^a Loid Clinton) 11 carnefice a me.

(a Do, Gii)

Vb" cbis 'dSMaftt Il giudizio si compia.

Don GU

(a Fabian^, iuutL^uido Gilberto)

sRicconosci quesl'uom?

Fabiani

»Lo riconosco.

Don GU j\è ti difendi -

Fabiani

»Se costui m'accusa, )> Difendermi non so.-

Don Gii

(a UubuUl) ^

»Sai tu, Gilberto, J Che eoa esso m rrai ?

Gilberto

jl.c so, temo. Maria '

(a Don Gii)

jDon Gii, in ifip(;Ì5.j4 ^guesta eccelsa corte »li eleggo. 3. .vigilar sul mio decreto.

Un Areildo

jO rigioa,! il" carnefice s'avfinza. ^ (sulla porta del fo.ido compire un uomo vestito di rosso)

Maria

(al carnefice;

I ,_,^£e^ei;, sei vecchio ; hai già visti tre regni ^^^^jP^as.sar^suU'. Inghilterra. L tuài se'i-vigi Voglio rimunerar. Vedi, messert.) Quella testa gentil^ giovane e bella. Che fu l'iljp^gtg .5,)p^p(e;idjor-.del trono?

'fni'ica r..b:aiii) /

La vedi qtfelfa testa ?'.:.' io * yéSUf.V.

(Mirìb ^^ mjovamenlb^tìl^ìrano) ...

Sfttti

(con entusiasmo riprendono l'Inno) 15io salvi l'eccelsa regina! Dio salvìGÌtJiWitta Tudor! Il cielo la guida e desl,-ii!a (£n3-.5 EiLb oAnc)"*?.ta..d,i gloria ed..cnor! , (Gilberto e F-biani sono condì tti fuori dagli Sceriffi, Giovanna da Don Gii. Il Coro e ntinua le sacia^lamazioiù)

Atto Quarto

SALA DI GIUSTIZIA NELLA TORRE DI LONDRA.

Da una vastissima invetriata che copre quasi, tutto il fondo si scorge chiaramente una parte del cortile, al r,iiale scende una grandiosa scalinata in senso obliquo. Dal vejoiie si vede la citlh di Londra illumin^Jta. Naia p..rete, prts.so il verune, p^rta segreta risciv^ita alla regina. Un codice aperto su di un leggio. Accanto al leggio una torj:ia infissa al suolo. E notte.

I

SCENA PRIMA.

La Regina agila'.issUna entra dalla porlicina si^cta.

V

Maria

iipi'iù intensameìfte lo l'amo

(Quanto più, l'ora idei supplirlo avanza. Ei non morrà! JiegIPa d'c (jpgl;ri;ierra Io sono ancora. 11 popplp cimlcle Non avrà la sua vita... io vo' salvarlo! ,

{.Mu-a) Salvarlo ?... e come?... già l'or ,.iiju palco Di molte sulla piazza erjie la fr-unle... Già il cainefice è presto!... È già segnata La condanna fatale!... Oli maledetto L'islanfe irt' cui questa mia rfian vi co'i'se Serva allo sdegno die mi slava in core!

Pensier tremeadu>!v.j Perderlo!...

Lui clie pur tanto amai !

Lui che al pari d'uu ,so§;iOgj,-.,^

Coll'ardente pe;isi,efp ,^9c^^ezf;^i!... { óit-' dallo sdegno)

Eppure ei mi tradìa!...

Coir inganno il Giudei

Ricambiò l'amor iiriisl"

E invendicato' Jastiiérò 'l'oltraggio ?

St.^teisph ioti.'.'

Se l'empio vrvey.-pagjherà di scl.erno

Il mio favor! No! il tradilor.jaoicàl

(ciime dtlii.inte)

Ecco!... le pori^,s«Ji*Htlw"si

Della^jpxiyione orrenda !

Sovra la piazza il popolo

Grida... fuggiam, fuggiam!. . Ch'io non Io intenda!

Ei sale il palco!... Un lampo...

Un gemito... OJtiMjr.;-'flriteta

Visione! nella -polvere

Veggo cader la sua leggadia testa..;) 'A.

Quella ch^|.>BBli rai

Avea del ciel, ijuslla cb'ii^ tdntfi amai!

^-_j ,1 (btevep^iusa) Oh ! mie notti d'amor, estasi,^ iixcanti, Melòdi e canti Che mi beaste il cor.,.

Oh ! mie not i d'ambir, o' brezze erranti,

'lutte l'iezzan i

Li profjini de'fió*..»'''. -

O immagini soavi, -a lui 'Volate

E gli narrate

Qua t' io l'adoro aacor...

S eg ler del sul potrà la luce Iddio,

Ma nel ccr mio

Spegner non può l'amor !

se E'-^lf-'À"- IT. Dui Ti ombeltieri, Don C^i^ tiffe Sarifji, tre Paggi. Maria.

Don Gii

■Del popolo frenir l'ira iremenla Invan tentai, irejjinav; 11" (Ho sovrano

Vol;r noto' miulia','..

Maria

(con accento d' iia e vini .:v. )

SquiUin le trombe... Ei d li tuo labro intenda' la semenza faial'.'.'.'Tudiii'la grida...

(Don Gii si rioa.4it biilconc cun una perg tmena jn mano; ì tre pacgi Io ciicondano con torcic. X>^|^ Gii ^vr^ su^/bra^t^ u^flui^gp-rvcto nere)

Don' Gii

(leggendo la ^Ùd4 b'i popol")

'^^''yitJ-^Jdp'blà" cK Londra,

fiFra un'ora il conte Fabiano Fnl/iani,

'}>Sotlo il velo x/u; coptx ì/coniaiiitaS,

}>Salirà sui piiiihoio. Maria,

ti La ilehìeiite' soiiranà'd'/iig/iilterr,7,

))Per rispariniur d'un popotuno il sangue,

■»A Gilóer/i''/a'g7'-Àzia .' » (tumulto di nioÌH e dr evviva al di Inori. La regina cade Sul seÀ'£ÌoI.^ne afifranta, e ai copre 'il volto colie mala)

MARIA T U D 0 R

23

-

Frimtt Coro

San') Duca di WaiL. Se muore il reo.

Evviva !

Son di Ceuta signor!...

(avvicinandosi al leggìo, dove è appeso il velo)

Secondo Coro ___oooo^

. .

Da questa bruna

Evviva !

Cappa uscirà la mia maggior fortuna.

Morte a Fabiani !

.

'' Tutti

(•-on fcrccj ?-iir£ia)

Lugubre giocolicro

Evviva la Regina !

Con queste man funeste

Maria

. F.-.ccio sparir le teste

(a Don Gì', tr^cnjuio in dispaile)

Sotto il cappuccio nero.

Ed or m' ascolta :

(rioend'^' 3trnc'-nir;.i-r|

Sarai Duca di Wark, avrai sul. dorso

Ah!... Ah!... Chi m' indovina

Il mamello stellato e cinque navi

Dentro quel fitto vel,

Sull'occdn, se al posto di F;ib!ani

Clii passa, chi cammina

Sotto il velo fatai metti Gilberto...

Verso l'orrendo avel?...

Ah!... Ah! Chi m'indovina?

Don Gii

Oggi si inganna il popolo,

(con b.ircabnio}

Oi'pure la regina,

V E la vendetta ?

L'a verno, oppure il ciel!

Maria

(facendosi sempre più pensieroso)

Ira f'iOTOOli... Salvo

Sì, dell'orgogliq^Jl demone

??■■,■?:

Pensi e decida l'atto!...

Fabiani io vo'.

Duca di 'Waik, principe

Don Gii

Di Ceatd ?.' : . S6eglÌ . . . è fatto ! . . .

Salvarlo ?

(esce risolucapienle dopo aver afferratoli! VcIo"é''lk"*t'ircia,' - La scena ri-

mane oscpri; iVoenfR; ài di del verone un cupi bagliore Ai 'uce ros-

Maria

sastra si va aumciitando a poco .a poco ed illumina lo scloncj.

1 . !"amo ancci.i I.,.

Don Gii .

SCENA ULTIMA.

E la grida ?

Maria

Q^IW fV'^flfl. Maria, fa! Giovanna.

Ma chi/ pojreblJe fljaip

-

Sotto quel velo ravvisar l'inganno?

Coro interno

\ (Saltnodia)

Don Gii

Orate'fk) eò!

Follia! follia!.., ma pur...

•• ' 'Àìì*ebi^o tfe muor

Maria

Perdùfia," 0 Signor!

Su, via, coraggio :

Pietà per il reo!

Appena s'oda del cannone il tuono,'

Maria

Qui Fabiani m'adduci; a trafugai lo

(éntr^Jwtìmiinto idalja porta segreti) j

Tutto è già pronto : sariji Duca !

Qui nell'ombra a S[>iar l'opra di sangue

(Maria seeuit^t dai tre P^Kgi esce d-11-' p ria Sfg'eM sf'rri<(endo a Don Gii

Vien Im lionessa. ;Cbtqira,.là?

che s' ìii-jljina alla rcgin-i con eleganza Cavalleresca, indi liturna diri-

gendosi ai Sccfiffil

iGiuvanna, veWtt» diilbilBdò; éliliaifc ^i'gVtta'dMi'tìinlèWsi iioìa a! piedi

della regina]

Don Gii

{ai cuc Sreiif^

Giovanna

O'ui!

'■•'m^-d'f^''

Sceriffi, io 9o!o per voler sovrano

Mciria

Nel carcere entreiCl.vi:Qni ai lanciale

Sei tu? Che vuoi?

Il mantel del «i(4pl «io.

(i Sccrifù depongono il velo nero sul Icg^l^9 e\^pa^on^ ,Co"^ TrqB(ll?ettieri

j.i-:d63i>v.gipna

dal fondo)

Cinioedimi

S'-©'®"1SP A III.

A'pie4i tu(ii>'«a3èr.'..

Grazia dicesti!... L'augelò

Don 0^,^^ql<f^!i(s,^ati.iiaxfKefandamculeA'

Delia pietà tu sei-

Salvo è Gilberto... libero

,In poter, mio

A me ri'fonià ancor.-..

Ter.godue teste, l'una 0 l'altra. a terra

Per te rinasco al gaudio.

Crollar farò. Se muore ilMnnocente,

Tu mi hai redento if''d(Sr!

'j\fòfS.f^ gV^AJv^^^to

9ff6t^&

Mario

E i piedi miei di stringere,

Ecco! laggiù il carnefice

Donna faial, ti alterni,

CoH'Wlfalfai-'toiiid^a...

Tu, che 'H'd'tfi'ieì' dormenti

Giovanna

) ffasli Ja -rea cafiipi)j?r

Orror !

■,.Mn: Giovanna

Maria

D'ogni fallir m'asàolve

(con rw^ &uifvuls())

Il tuQiaiegaL perdtìQi'

scena è gaia

Maria

E mi^i^BegtH'il cérV

Vedi fra 'èll'itUtìaM'

Da me ti s6«t^P.'.9 Va ! . . .

Quell'uak 'dal 'vfel'\;é^rto?

M'oltraggia il tno sos^ir...

È iuioo;r-"<3tìgH è...

Non isperar picià...

È folle il tuo gioir !

Giovanna

T^abiani. .

Giovanna

Maria

Non ti compiendo... Atiimè!

Stolta! quegli é- Gilberto!

Maria

Fra pochi istanti

(J'ovarna

aliare ti appnrir.ì!.,.

(KiWrfo hai detto ? Trad irnento !.. . Aiti!

Coro interino

(Gìov;inna corre verso il veriWtf SPiistMi ^fatia la segue aScirandot.i p

il braccio e coiiducrndola a ("ti^ vnso il prcsccnio)

(Sdlmuiiìa)

Orate prò co...

Maria ■' feiCio^/aTina)

Ascolta questi canti...

Coro

(Salmodia)

All'empio che muor Terdona, o Signor!.., Pietà per il reo !

Giovanna

Spavento ed orror !

(la scalinata ed il cortile si rischiarano sempre più di una viva iHce r. s- saslra. Poi app=iriscono le ombre del corteggio funebre che slìl-tno ii^ silenzio colle torcie nella destra e scendonu nel cortile per la scalinata')

Maria

(agitandosi sempre più e trascinando a forza Giovanna verso il fondo della scena)

Non fuggir... guarda... là!., Giovanna

(atterrita, inginocchiandusi)

Oh tetra vision!,.. Gran Dio, pietà! Maria

(con voce cupa, additando a Giovanna il corteo che pissa)

Vedi, in silenzio sfilano Le larve ad una ad una... Vedi, una croce bruna Apre il cortèo fatai... Segue dei tetri monaci La schiera funeral...

Giovanna

Pietà!... Regina!... lasciami!,,. Io muoio di terrori

Ferma.

Giovanna

La regale hai tu tradita? Tu mentisti... non è vero?... Parla... calma il mio terrori

Maria

Chiuso nel velo nero, Vedi!... è lui... Gilberto!

Giovanna

Orror ! (gettandosi a\uoi piedi) A' luci pie son io prostrata, Di' che è sogno meiititor ! Troppo omai li ha vendicata Questo strazio del mio cor! Grazi.i, dicesti...

Maria

È vano!

Giovanna

L'innocente Tu uccidi forse per salvare il reo?

Coro

(Salmodia sempre più lontana) . Orate prò eo! (si ode uno squill'> lento di campana) Maria Odi ! al cessar del rintocco ferale Gilberto perirà!

Giovanna

(colpita da una subita risoluzione)

Ma.,, se, a tua volta. Tradita fossi?

'At^A^Jif-Ai, Tvl/xD-aJ^

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(colpita) Che! darsi potvia?

Crio.vanna

(con esaltazione crescente)^ '■

Celeste una vcicé'.

Possen'tei divina Discende, o jeginSj E parla al mio cor! Quell'uqiB ricoyerto ^i!fi^P)/u'»«l>re; velo. Lo sento,.;, ., Gilberto, Gilberto non è !

Maria (ne! colmo dctragit^zìone, correndo verso il fondo)

Carcerieri... carcerieri... olà! soccorso!

(comparisce il carceriere)

T'affretta! Corri... va... liuga le celle Dei condannati e quel che trovi adduci...

^il circericre par.'e)

Dubbio orrendo!

Gio Vanna

(con accento insinuante)

Don Gii odia J'abiani...

(colpita)

Maledizion!

Ohin

Giovanna

Tu tremi! ei ti tra-lì!

(s' odono dei p^ssi nel corridoio)

Maria (liei colmo dell'ansia) I

Giovanna

Chi è là?... Maria

Chi è là? Giovanna

Gilberto!

Maria

Ah!

(Gilberto comparisce sulla pr>m .::i m-zzo illuminata da qu-.ttro fi-iccoJe sostenute dal carceriere, t^, due, p^dpc9»*fts e da un sceriffo. In questo istante tutta U scena st rischiara)

(Giovanna corre incontro a Gilberto e gli si getta ai piedi. Questi stende la mano sul suo capu).

(M >ria m <nda un grido straziÀnlc e s\i:ne) (Qu.dio, Cala la tela;.

INDICE

Preludio ,

^TTO T%Iì\C 0.

Pag.

Coro e Ronda : La reo;aia tripudia ....

Romanza : Quanti raggi del eie! - Giovanna.

Scena : Buon fratello e dolce padre - Giovanna e Gilberto

Arioso : Tauli il mio cor, bell'angelo - Gilberto

Scena : Non più 1 m'attendono al lavoro ....

Serenata: Se all'ora bruna - Fabiani ....

Scena e Dtictto-Fniale primo : Canta sempre, canta, a bella - Giov

^TTO S E C O'X.Ti 0.

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Giovanna , Don Gii (

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Coro : Viva il re della fulgida mensa .

Scena : Grazie vi rendo .....

Madrigale-Coro : Corse Ciprigna ....

Scena: Grazie, prodi cantor. ....

Duetto : Colui che non cauta - Maria e Fabiani . Scena , Racconto - Giovanna. MS. - Quartetto Gilberto .......

Scena: L'odii? vendetta avrai ....

Gran Scena ed Aria-Finale secondo : Non alla pallida ombra notturna - Maria

^4TT0 TE%ZO.

Scenetta dell'ironia: Non vo' gemme, non vo' fior - Maria, Fabiani, Montagu, Don Gii e Clinton .........

Romanza : Sol ch'io ti sfiori - Fabiani

Scena e Duetto : Oual ape noiiuidc - Fabiani e Don Gii Scena e Baccanale ........

Sarabanda ......••••

Inno della Regina : Dio salvi l'eccelsa Regina

Danza burlesca. Ripresa del Baccanale ....

Scena e Duettino : Questo cerchietto splendido - Maria e Don Gii Pezzo concertato-Finale terzo

S. T

Monologo ed Aria : Oh mie notti d'amor - Maria. Scena delle grida ......

Aria : Lugubre giocolicro - Don Gii .

Gran Scena drammatica-Duetto: Qui nell'ombra -

Maria e Giovanna

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OPERA DI

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N°I,

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ALLEGRO MOSSO

PRELUDIO

sottovoce assai e leggerissimo

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N.°2.

LE RIVE DEL TAMIGI.

Una piazza deserta.- A destra, molto sporgente verso il proscenio, una casetta di povero aspetto. -Sul. r angolo della casetta piccolo altare coli' immagine della Madonna.- Il piccolo altare è fievolmente illumi, nato da una lampada.- In fondo il fiume.- Al di del fiume, la città di Londra.- A destra, presso il parapet. to del fiume, la cantonata d' una contrada. - Da questa contrada escirà la Ronda notturna la quale attraverse. rà. la scena . - Tardo crepuscolo cui presto succede la notte .

CORO E RONDA

Alcuni gfuppi di Cavalieri, fra i quali Don Gii. Altri gruppi di Lordi parlano sottovoce come gente in so. spetto.

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i'f ir l'p' pi-T-^-

Di - vam.pan suiro.ghi gli

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fu. manti;

f In.tan.to di

schei

tri

fu . manti ; è TAnglia una. vel ..

JJ mnrcatr

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DON GIL

POCO PIÙ ANIMATO

m

P^

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Un demone Im.

yf=J^-f^-r P' pr^^pl

ì

ì^

dan . ze, di suo - ni, di can . ti rimbom . bailca.stel!

') i - -i-^^^'^^^=-j^ ^^ ^^1 't~^^

ì

di can . ti rimbom. bailca.stel!

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ffii;p. . .^4

POCO PIÙ AXIMATO

m

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45920 r

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13

J

•1

a^

ra! FabianoFa.bia

ni! >- ^^ ^^3»

Oh! no. me fatai! fa .

m

£=.£=i

M

Oh! no. me fatai! fa .

Chi re . g^na que.st'og-.gi non re . gna do. ma . ni. ..Nessuno è immor.

tal!.

^/> f i

. tal!.

é^i

/. Tempo

^

f

r^

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m

-». é

col canto

^

f

i

r

PIÙ ANIMATO COME PRIMA

■'')

^

±

»-2. •_

7- P i P ^i

^

è^

i

feEEà

S

tal.

Lano-stra Re.gi . na Fabia . ni am . ma.

W^^

Cheaccen . nan tai det.ti?

LORDI

>)i» i ,-7i r p-^-p-^

» I

Che accen . nan tai det.ti?

P/r ANIMA TO COME PRIMA

S

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m » » é *Eì:

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EZC

"♦♦♦ir^^r^^^f**^

3 3

Ir sciolte

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fw-fvvf wwwrww

45920

»4

1^

. liò.

Mi

No.

cres. ed animando

I Af^ cres. ea ammanav

Lapa.tria pe. riesce... Lapa . tria ru.i . na.

KJf pjf -g

/

Lapa.tria pe.ri.sce... Lapa. tria ru.i . na...

marcate

* *

'^T V r* ì

bj---.^, •I^'''S

g

7f Tte ^'-'"^

J J J J

4^^gjy^

^LL. DECISO

/. Tempo Andante (con mistero) i>^ ^ «

se.re che aspetto co-stà,

sulvilFa.biani cantar mi. se. reredoman si pò.

É

à

iP^

^

^

/-

^^

^/

ìf col Canio

^^

g'

45920 r

ALL^ MARCATO

m

^

15

Ten.. tra!

DonGil,....noit'offriamoil brac.do deiLor.di oos.se

m

e.' r ' Y^ ,

DonGil,....noit'offriamoil braccio deiLor.di pos.sen LORDI >-^ ^ . > =- bc

tee

-

;y<7-RF-pppr;F'ir p-pr p- ^

p

DbnGil,....noit'offrianioil braccio deiLor.di pos.sen ALL^. MARCATO

te e

.

^

^

^ ^

^

a*

/. Tempo

Ritenuto rome prima

Tnr~7- pr [é^^^uL p- f-f^

w

Le bocche siati mu . te, gfii orecchi sian sor-di...m'il.lu.mi.nail

. del...

1^

del.

è

^

1

S

—77;

.g^

/. Tempo

P

^

*

Z^ZI

ALL. MARCATO COME PRIMA

m

^^

/^

del!..

pS:

Tergfia . mo del fang-o la macchia nefan.tla chein fron . te por.

^

fJ7 I 1^' ^

TUTTI Tergfia . mo del fang-o la macchia nefan.da che in fron . te

m

ìt=^^

p-"-^ j

3

^

w- ft

^

feEE^

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mo

P

P

=F=r

Tergia . riio del fango la macchia nefan.da che in fron

ALL'' MARCATO COME PRIMA

J^ fi LUI in

gs^

te

por .

E

S

^a

i:ji LÌ}È''Fi^rL;

fri

^^^riten.

r 45920 r

^^6 (ne! fondo della scena si vedrà passare una pattug^lia di sgherri con passo misurato) t, i t

S

à

I:

tiam.

/■ Tempo

Tamburo sulla scena

Tim^^

éé0 - t^TJT— ••• l-=i 000 .il. ••• . ìjM **' mP **' *

(si dividono ed escono da diverse parti )

r 45920 r

17

ROMANZA

GIOVANNA

Nfj.

à =:42

ALL". AGITATO

(Giovanna, ag-itatissima,esce dalla casetta e s'ag-g-ira per la scena)

f

PP sottovoce

^

é *

?

t

m

^PP

pp

f

w r

pnr't

mm

Uf*

affreft.

^m

Ui ' »

GIOVANNA

REC}

agitato e dedam.

iPPI

*Jé

rre%.

m

f^

f ^t ±t

M

t ■■- t:--

■È

è

Ogni rumor di

I

^

^t^-fé^

p^

REC}"

p[ 't:prtrpr'ÌrpSpr'^p,:

^

Mt'ìto mosso

riten:

% > ^; » .^1 J> h k=ki p p rT^r I rr^^^TO

passim o.gni vi.brar di ve . ci en.troalmio cor ha un e. co di ter.

1

m

I. Tempo

REC.

^W

REC.

e 45920 e

18

^

MENO ASSAI ANDANTE 3

"ifi j j ^^inrp^r r ^Pi' r \\>^\' r f '^'^'

k' K p

.stes.sa piena di pa - . u . re, come gli occhi di pian . to e il send'af.

MENO ASSAI, ANDANTE

. fan - ni!

CheLionelloames'ap-pres . ALL".

. SI 10

fe; 1 jìii

i

// C

col canto

col canto

'hk^\ J I J I

s±r±r3 rata ra rz

i J^y j^M

^

-^

j=3ì:

^"^ "f pp

cvpo e ritenuto

rati:

H^

ten". ^.YD,''' GIUSTO

rhi U^pr^H^ ";.})]) il >))ljì I

fct

temo... ech'egli tar . . di più an.co.ra pa.ven . to!

Ed or...co-me sai . var

3

. mij

m

±=i:

S

^

•JJ V 1 1 'LJj- i

e^

^

^1

^^

r 45920 <-

poco riten

19

I tJj, ijgjgji' |J_^'^''^^ h r''N> )'

eil miofal.loaGilberto,ohimè,ce . lar?.

Strazio cru.del! stra.zio cru.

del !.

scor.go ra.bis.so eil pie ritrar non o

LENTO MOLTO

Quanti raggfi del ciel

AND^'' SOSTENUTO J=S8

veg.

\u W

+

ih?

^m

^

^^

J^^y ^

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^m

e 45920 <•

20

o^

^

g'' - o,

o mio va.go Lio. nel!

cres.

^

^

È

Hai de' pal.pi-ti

^

^ *p ^r r p"pT^

animando

m

= 5**=

^^

mie

^

fattounso-Io so . spir... ^ ^ O mio va.go Lio

i

^

^^

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il

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1r

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nnimando

\,1^l}>.'!y h, i •"

^=^=f^

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«3

É

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rifev.

£^J) j:tpllpirt^^

É

^

nel, , sol guardar.ti vor . rei e be.a.ta mo . rir!.

4^WM

i

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f

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1E—

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i^%^-^Jp^ ^ ^^-

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col canto

di'm:

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i

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p/ir Afa$50

dolce

kì) J-' r 'ip

E quanti dol. ci

^"^ 'A-^?tm ■'-^-'■""'

*

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d/m.

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i

£

" 45920

21

É

ti

^

# »■

p'Pt'T'riy yTPPi P

¥

p P r- assfe

va . i la mesta tua can. 20, ne! E quanti dol-ci ra . i trasfonder sai nel

.y .y

^^^^;^.»; 'VJ^

i

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lìim.

dolce

jijL^r^r, III! ''

/. TEMPO

<'/p?? i

i

g

^

suon di tua mesta can

zon

^^

lìim.

col canto

'> J. t

^

/. TEMPO

ji^'^i f

^

^^

i>3

^

dfcìamntn

li

animando

r^^J^^'l Ji J) J^J?J:J)J £

iP

Ma,seil-lu.so so. g^nasse il mio po.ve.ro cor?,..

-^_*L

3

3

L «^

^

^^y jìf^r ^^

= ^

%

animando

^^i^rr- p^T Sy^y ^

« 45920 n

22

quasi parlato '

^ ^ :^

rr£j. sempre

°|jt ^hìjWi^ì'ìni hJ'.'p p ^

animato ,'^

con slancio

^ hTi^iiB & r'r r

pwg

Se un funesto tu fossi ,

un perverso amator ?.

No,no,noJl tuo la

11

If-ff^.r^^

=^=^^

»

^f^5

F

'^ÌT'f'^T l^lil^

1

fyy-frm

affrett.

dfi- r p-»pr r irp"r'

G iSrt:

bro non può men . tir!no,no, no! il la. bro tuo non può men

^?^

P^

1

^^m

*!

co/ fa»/o

^

/. Tempo

dofcissimo

^^^

4

\y

r)|iii'T)T^iJ- Ik

1»- #•

^

.tir!

doìn'ssimn_ I. Tempo

i^

L>^m.n f'r

Troppo bello tu se . i^_ ^ per potermi tra .dir! ah! no!

^m

m

?T=^g

fr

15

y

g

:^^e

;^^

r iteri.

V V

;j{^. 7l|J>tp<fp'f4^

i

-e-

il tuo labro non può men . tir!

n 45920 w

2Z

SCENA

GIOVANNA E GILBERTO

N.°4.

ALLEGRO

(Gilberto venendo dal fondo si avvia verso la casetta)

^

V'u f f r

É

^

* #■

^

è

^^

cres.

W^

p^iSSEEÌE^^H

( volg:endosi verso Giovanna, che resta nel mezzo della scena)

^„„^„^ z, ..To MENO MOSSO.

GILBERTO Recit\° .V

-'>' - r r' p i'^ ^ ^ ^ P ^ i"^

\

con dolcezza e molto ritenuto

M M * k *

1

So. la per - che sul. la de.ser . ta vi . a, an.ge.lo

Rectt?"

izr

:rs3

E

lo

MENO MOSSO

P col canto

g^

E

e

GIOVANNA (confusa)

m

É

ritenuto

Ì)ÌH V ì

^

\ 7 J^J^J-'

Di te.., in at.tesa... io stava...

af-fati.cato

]fl>

"^ rtp^pr P^

gy

mi . o! perchè?.,

/i 45920 n

24

ftWf^

se.i?

MODERATO

gF

^

r >p p p- ^ wvrrr^rr^^ p p p p p l^rTTTT

Sì! raaconvien ch'io tor.ni tra il fumo e Io strider della fu . ci. np Do.po le

animato marcati'

LARGO con passiona

rrt-ttmr^ r p P p MiTIP ? p'ip r'^

G?

not.ti fa.ti -ca.teal ma.glio as. sai più lie . ta l'auro -ra spun . te.

lentamente (con affetto )

/. Tempo

t

^

-opn

p^^T p r^^^ ^ PPP P

i^

^

. del nostro i.me

^

:w it rf

co/ canto

PVPP

ne! M'ami tu, Gio . van.na?

Tn /. Tempo

*=r^

J ^ -

^ y J'.J^^

^

espress.

^

^

s

^

« 45920

(con trasporto)

'ì>^' '^ ' y^hMMàf r 7 ^j^ìj^ Mlh.hì f ^'^pH^

£

n}t i f i

Buon fratello e dolce pa.dre, inquest'animafe . del del.le tue pietà leg-.

^

spon.di..

MEXO

PIÙ ANIMATO

pk-^. I }\ ^y^^^4,ik-li^^^iiL ^>J'. jtfj

r

. già . dre serboil me.mo.re sug.gel. Io per te dai rei cer

>^ iwi ,i-=r^s

^

o^fepp=4.^è4=i4=^

ae son... Per te

ta . mi del . la vi . taimmu . ne

sem - preun'o - ra

f'#tp ^-^

l^K- ni ^

\fj' *r-* f-

e 1=020 r

26

i

fetiJ

PIÙ MOSSO

fe

^

G?

^

P^

. zion volgo a Di

GiLB. /:^

Oy.

(con crescente agitazione) ^'l^i^^-

prpfiJi jT ijii

^

^

^

Giovanna, m'ami? Par. la! par. la!

LENTO COME PRIMA

0 . gni af . fetto è . li .do se amor non

^^^J^J.. j I

P dolce

^^^V^-^^^^L-j r '

cupo

eoi canto

'^^^

^

PP

m

ANIMATO dfclamnto

G?

'f j V p p^^r pipp ^-F^ pprp^'' ^^

è!

ANIMATO

Fu. ne.stom'è il pianto tu.o! La fervida o.razion cai.

a-

'^'p^ìi^l

pk^ p ^- f' xji r. P I p" ^u^^

i

. pe.sto,

i

¥

ab . bor . roi no . mi te . ne. ri di padre e di fra.

V- 1 JTJJy ^f¥zP-P-? i

i

fo/ ran/o

£

45920 z-

/. Tempo

frase larga

G?S

bra . mo!

3

^ ^'n- fin

coti passione f

Ah!...immensamen . teio t'a . mo,

doìre

^^

fa

ten.

0 h

±^

^

anciul.la mia

^

E^

^' lj ^ì; 4

^

/Tn

E^

GIO.

(piangente)

^

Gil.ber_to...

^

^m

^

p p ' p r^

. del !.

Che!

pian-gi

i?.

La tuagen

1^' \ ) VP

i W'i 'ili 'fu m

PP cupo

J J J

T^W^TTWn

^

£ -fi rzfL =fi =r

f iS» ^t* 'tr i'S

'A =f^ =ft =ft J

'■•■ ^^*- ^Q* ^♦t* :5'

^

MEXO

H' P P 1^

P P P P P

. ti

riTcti. a piacere

le ca - ri . con . fon. do. Mi per. do.na,o Gio.

MENO

?J' ?J-

t

W

a

coi canto

^d? ^s^ ^fir ^!J ^*

r 45920

28

Recit.

^^^^^-^^4-r^^^HJ#^^^pp?=^=^FF^

te3

van . na... Or va, ri . tornanella nostra ca. pan. na, e il ciel ti

^^

^

iS^5

/

Recit.

^

-O

P Cri rnnto

4.

^3È5E^

te^=^

rTTTTT

^

ten.

(si avviano verso la casetta)

,plJ!JLSf- «__^

guar . di!

r\

ìL.

.-■■ ■» - -r^ ' •>

^

S^

y f ^ ^

7^ 7^^^

J esprea. I, Tempi'

^^4%

p

I "^

^S J) ■> ^ y

«

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31

ru

PI

i^

f

■r 'C/

GIO.

LARGO (sulla soglia)/^

LENTO

ten.

^

(Giovanna entra in casa i

=f=^

p^3

Ad. di . o!

/^ ten.

p p p r % Vp i*rg^

s

#

À

Ad.dio^Giovan . na!... Ad . di . o!

ì

LARGO

ii

LENTO

cupo

^

r1^

i»/»

r 45920 <■

N!';.

GILBERTO

ARIOSO

GILBERTO

29

(pensieroso) LENTO cupo

^^^^^^ p fWTfrrrt^ill^^f^ffT^^n^

LENTO

Confu-sa, muta e.raGiovanna.., Incordi leggerlemistruggfo etemoin.

fe

9 ?

p

n.

m

m

pausa riflettendo

È

ifcq

rs

con trasporto 1

f

r-fif 'r'^p^gp

é> 7 J' *

^P^

^

. sie - . me! Diche te.mo?..

presto ^

^

V

a piacere

^•pp"-p^p^'^pr" h.. '-11^^

^

ca.stosuosen ra.mor ha del pu.dor i ri.ser.bi so . a . vi!

i

te3

?

=^

fe^^^^^

^

rr-

", col canto

^

^

*

^

^

:fe

7 l'^ b^ -4A'Z)f'' TRANQUILLO,

l'^

-.p^^rr^Pl^^^'TTfirrT^

Tanti il mio cor,.., bel . l'an-ge-lo,..

,fe

af.fetti a te .... pre . pa . ra,

AND'f TRANQUILLO

È

2=^;

i

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P

30

'^m-y P P ^'

\^p 0 0 àM ^F

m

,r"-r^r u^'V-'Cr^.

É

te

che d'un gentil ri . cam.bionon negherai mer. ce!

col canto

^^

S

5

&

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Tr"

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■*•

mài

^?

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t?-

^

anima

«'•W^ f, P

f '^^M p^Pr -^

r ir r'PcJM^

^

Di co.sì dol.d lagrime sa . prò bagnar. ti, o ca . ra,

^

^

m

iij^fiN

W

n 1^^^

^

Siili»

t-?t*-«

3S

^^

^^

^f=f

^

s

^

P

^

animato di più

^ > ''L'i ammaro at più

■^m *^ p P p p I r^pr fr % rP ^ i r . p*f- pi r . Pt> p

^

chenonpotrònones-sere quelchetuseiper me! quelchetu sei, quelchetu

\f\ I I I I I I I II ! I I II I I ! I I I I. n - > TT-m

%

^

^H-

^

5^

3^

^

^

"W

1=4=1

'■y S

S

j^ animato di pii

^

^

^

«-^

^^■

m

Tali.

o^S

m

iWK /. Tempo

^r^pi I pir pr>tT]rp

i

# ••

S

^

sei

^

per mei... Sarò io so

^^. /. Tempo

lo a scio-gliere.

^3

^

^

Vo/ canto

^

/^

^

à:

^

» 45920

M£^

dei chiusi ardo, ri il

^4.

^^

^

»

^^

i

e^

31

^

É

,5»- 2»- >.i;»- hm^ ''0 y^ » ten.

primo a insegnarti Te. sta. si,... primo a mostrar . ti il

ciel! Enonpo.trò, enonpo.trò non es.ser quel che tu sei per

FOCO Più ANIMATO

■^es

ss

affrettato

f r

ALLEGRO

é

^E

^

vel ! io so

^

I

^

lo!

'e*?

s

^

c^t»

/"/ affrettato

//

^.

?wnr[][TQj|ri

/^

ALLEGRO

%

m

^^

^

rt

333

w 45920 n

32

SCENA

N.°6.

GILBERTO

ALLEGRO DECISO

REC:

ALLEGRO DECISO

^^

m

t

^^^^m

^Se^e^

-r-r

Non più! m'atten.dono al la

in tempo

H-> i.p^piipr"^rr^^

-vo.ro... sperdale va . ne lar . ve il nuo . vo so

DON GIL

(impedendo il passo a Gilberto) ^1

\'']UÀ y y i fe^i

n 45920 n

33

r\

POCO MENO

^

*s^

I

m

^M

(bruscamente) ^1^ a piacere

Una. mi . co.

la quella

^ PTP^PPI^

m

:?P=^

G?

jUX-J-^

A te che importa? Chi sei tu? Va... Nonhoami.ci.

POCO MENO

i

É

^^

^^

f

col canto

I

^

yi'k ^ <— :

P^tm-». w— ♦»♦

^

g

^

^

'gy ^

ZgSIE

(accostandosi con insinuazione a Gilberto)

ANDANTE

ra/o rtten.

« » m-li UT' '"r" rtirn. , ,-^ ^^ ,' i -

por . ta un rivai cela.to sta.

^

^ Tlifi

La donna è cosad'ogniperlapiùpre-

r.?

#

ì

^

Che vuoi dir?

ANDANTE

=^

(con misterOjprendendo parlato sottovoce, agitato L "7 ^T^ Gilbertoper il braccio) L _ _ _ . « l'i

r^fn^ìi P p K 'ìj^

dolcemente

ZÌO . sa!...

Se a quell'uscio veglierà.!, questa not.te il ver sa.

'/ >J ^

J

^

TT-

r»^

^

« 45920

34

m

ALLEGRO

^Tj.-l~vh

}fE3±

.prai...

(indig'aato) GILB. ^

At. tendi... attendi...

damente)

, , (allontanandosi) (escej-api

^i ^pp p rprp-r^r'T'T'rw \t^^

^=F^

Vilmenzo.gna! La don-oamia conosco!

Va.

va.

ALLEGRO

^Mh^

m

feii

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^^

fe

^

/

^^> ^^jlp

^

a

/

E^^^^^^

s^

^

sr^

T

* «

D.GIL

PE^

^

i

(Don Gii ridendo gfuarda ansiosamente dalla parte da cui è uscito Gilberto) L - LENTO

VE. ». È. ». È. P P cupo

^u^\^^^;^^

Far

ma!

i

Fuggi— ma tome. ra. i! le tortuose spire del

'^

w

col canto

^f

LENTO

^^

a'^^w

e;

o^^=Ì

4 0 * 0-

11-

^

ita

^

; V V V

dub . bio ri-con-du.con sem . pre sull'orme pri

^^

me...

^vi:="

^^

"7''^ ^x:

j?^

sottovoce

PP

ri

W

•fi' "i,a w^- ■-■1=

*:

^

^^ar^

n 45920 n

SERENATA

35

DON GIL m^

FABIANI

ALLEGRETTO

(ridendo)

ALLEGRETTO

y P P \) 1

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ramante canta! poco più

MOSSO

ANDÌ'' ASSAI MOD*."

FABIANI

(da lontano)

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con abbandono, e quasi sema misura

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Quando mi guardi.... conquelsor.

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leggero e più ^uffo

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ten, ^ ''" i^mpo

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ri . so, chesembraun rag.giodelpa-ra . di

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mi. a:.. Ali!.. Il sor .

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DON GIL

37

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della tuabel.Ia in braccio .. , Essa corre all'a .

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leggero e più

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sen - to, quando la lu.na sembra dar.gen

lo, aLladol .

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ALLEGRETTO

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ANDV^ ANIMATO

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. mor... Can . ta sem.pre, can . ta,o bel . la, can - taan.

n 45920 n

SCENA E DUETTO - FINALE PRIMO

39

N?8.

GIOVANNA

FABIANI

GIOVANNA E FABIANI

ALL". VIVO BRILLANTE

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ALL". VIVO BRILLANTE

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brillante

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bra . va il de . si

o di stringer, ti al cor, an.ge.lo

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N?9-

MTO SECOHDO

I GIARDINI ANNESSI AL PARCO DEL CASTELLO REALE.

55

A destra, si scorgerà tra le fronde un fianco sporgente del Castello, al cui ingresso mette capo un'ampia gra. dinata praticabile, coperta da un pomposo tappeto.. Querele, pini, platani intrecciano pittorescamente in lontanan. za i loro folti rami. - Sculture qua e staccheranno vivamente sul verde .

E un bel mattino d'estate .

A sinistra, una tenda regale splendidissima. - Nella tenda un sedile sontuoso per la Regina.

CORO

Dame sedute tra i fiori intorno alla tenda di Maria.-Tappetì e cuscini di porpora sparsi. Banchi di verzura. Mense alla destra presso Io scalone disposte in mezzo ad ajuole di oleandri.- Su queste mense anfore.tazze d'oro e d'argento. -Attorno a queste mense e in gruppo separato Lord Clinton, Lord NloTitagu,Coro di Lordi. In altro gruppo Cavalieri, Cortigiani,tutti in costume da cacciatori.

Sui gradini della scala molti paggi che bevono. Alcuni Cavalieri-appoggiati ai piedestalli delle statue, altri formano gruppi dietro le donne.- Coppieri vaganti intorno alle mense.- Sui cuscini saranno deposti alcuni stru. menti musicali. -Mandòle, Cetre, Liuti.

Nella tenda Maria - Ai suoi piedi Fabiani in costume da cacciatore.

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bo Fa . bia . ni, l'in . can.to del. la reg.gia,d«l.

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Il su . per .

. bo Fa . bia . ni, 1 in . can.to del. la reg-gia,del.

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reg . gia,deir An . gliasplen.dor!

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l'Angliasplen.do.re! del. la reg. già, dell' An . gliasplen.dor!

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Viva il rei.

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VI . va,

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Vi . va il re!.

vi . va il re!.

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vi . va il re!

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LORD CLINTON

(sotto voce a Montagu in disparte)

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(al coro di Lordi)

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cui - . la in un so . gno d'amor!

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Ei si culla in un sogno d'amor!

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Attendiam!

Simu.

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Simuliam!

Attendiam!

Attendiam!

Simuliam!

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Simu.liam!

Attendiam!

Simu-liam!

Simu.

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Simu.liam!

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62

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re della fulgida mensa,viva il

63

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64

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SCENA

(alzandosi)

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Gra.zie vi ren . do, il . lustri ca.va . He . ri, a - mo

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se somi . glia i fior!

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(alzandosi e venendo in mezzo alla scena)

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in tempo misurato

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LARGO

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(indi volgendosi a Clinton)

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(con rispettoso sussiego) ~^^

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Pas . so per me del fa.ci.le ri.so Te.

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(scherzando)

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Ren-dervi il fior di g;ioven-tù sa - prem.

(inchinandosi)-

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■^-^/n^^

.tà!..

Può tutto Vostra Mae.

ten.

t^^^'-^r^r^'.

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ASDV MOSSO qumi AIlfgrHto

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MARIA

(a Montagu)

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.sta!

La vo . stra

' *-' vjjy sfnrc.

I A.Xpi'' MOSSO qiinsi Allfgroth

( Montagu pieg-a un ginocchio.bacia la mano che la Regina gli stende, indi si rialza.ed avvicinandosi a Clinton gli parla sotto voce)

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Per tutti un dol.ce ri . so tu ha . i... e nuUa per

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LENTO

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MAR. (abbandonandosi)

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Perte il mio co. re!.

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CI.

(sotto voce a Montagu)

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Tan -to cor . te . se non fu giam.

AI. L'i MOSSO come prima

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L. MON.

sotto voce

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Stra . na bon . tà!

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Stra . na bontà!

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^ 45920 G^

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(alla Regina) MO\. coi Ten.

Poro più nn fm n fo (simulando e riunendosi al Coro di Cavalieri )

71

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V. a . mor di tut . ti i co .

.mai!

GLI. coi Bas.

ri sin.

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Sop.

.mai!

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(alla Reg-ina)

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di tut . ti i co .

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(aMariacongfalan- jo T,;„po FAB teria cavalleresca)^ AND'/ MOSSO

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Bel. la re . gi.na, il lab.bro tu - o s'atteg

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mai, chicre.de . ri . acheilpo.po.Io ti chia . ma Alan. a la sa}io!ii.

MARIA

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Rfcìt.

La don.na

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.«fl! . riai

Presto

Oggi smenti. sci la tua fie.ra fa . ma!

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(con subitaneo cambiamento d'accento )

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Ma che! non ha tuo.

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.na.to questa se.rail can . no . ne checian . nun . zia la f in dun sup-pli.

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. zia.to? Al duca di Suf: folk es.ser fa . ta . le dovrà quel tuon fra

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UN PAGGIO (esce dal castello scendendo la gradinata)

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LARGO

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N?I2.

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MARIA

RECITATIVO

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91

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MOXTAGU coi Ttn.ff

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LORDi La.mor ditut.tii co . ri s'in.chi

CLINTON coi Bassi

naa te!

l'a.

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La.mor ditut.tii co . ri s'in.chi . naa te!

, =r w -chi . , naa te!

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Ila.mor ditut.tii co . ri s'in.chi .naa

l'a.

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La.mor ditut.tii co . ri s'in.chi

CAVALIERI Bassi

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l'a.

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ALLEGRO

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La.mor ditut.tii co . ri s'in.chi . naa te!

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7//. <> dim: I. TEMPO

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mor di tut . ti i co .

ri s'in . chi

na a te !

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te!

te!

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j^i^l J^J;J-ÌM,I^J.. ^

, mor ditut.tii co . ri s'in.chi

naa te!

P J..JJ-I

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J^il J J.. h

. mor di tut . ti i co . ri s'in _ chi

naa te!

9^ DAME (fra loro, mormorando ed allontanandosi a poco a poco) PI» itnrc.

^ ^T TI ~r7_ j- _: -I

' \m

Ten

So . la restar de. si •_ a!

tao .

7 ^^y ip ^v^-p

^< W? i 7 jffy}^l,.>> h1^ \}l

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1?

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ai dolci a . mor!..

-rr .Tiam...

È sa-cra l'o . ra

mo.

^ >'7 i T-y^-^itp^^^

j-J'M Tjn

E sa. era l'o

mo.

.viam.

f ra

ai dolci a . mor!.

p»i' p^> ) i\^-[^[m^^ ^■■y? 7 ^V7j';^-7i .-p 7 (^

TT'y %M 7iM??

^«^ ^ 7^iii^

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j^'" j_;i ^ r-^^

dhn. (tutti escono lentamente)

i p^ i ;.r.

-viam!..

v^" n

mo _ viam!

di»i.

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y jf 7-1 f ^

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-viam!.

■é^ n^- mo _ viam

riim .

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I

-viam!.

0 - viam!

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dim.

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w 45920 w

-.R? i

DUETTO

93

N? 13.

MARIA E FABIANI

FABIAM

LARGO

LARGO

(inchinandosi a Maria)

•'•pr r^^fy rp'p^'ir>'-^

r r)^^-^ujr=g

f=

i

Oh la dol.ce pa . ro. la che a star solo con te,.... donna,m'in.vi.ta!

fe^

te:

<-o/ canto

-»-

MARIA (sorridendo)

-' ' V P P p p P p .^;4A:^^-^j^^#^^^

(ieri amato

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0 va.go figlio dell'au.so . nia terra, dimmi, chi t'in.se.gnò questa ma.

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^"^^

li . a che tu infliggi al mio óor?

fab.

w

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( modestamente ì

'en. din

I - 'f ^'Hr'.r.PPi iJ < - II''

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Canto, canto, o Mari . a!

dim .

dolce ^

l'± t*

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FAB .^-^". LrlLJlU

-p f'iprcssivo e semplice ^ -^ H^ ^^^

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Colui che non can - ta i.gnorafajnor,- ilsuoncheciincan . ta civiendal

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i

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n 45920

94

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'.■ •' i> J'^p p I p p r J') p- pi rrrr^^

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cor. Dal che la ful.g^ida tuafronteba.cia . i, so. a .ve me. lo . de can .

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ta_- i. Tu l'a-nima af . fran . ta ravvivi al can. tor, qual raggio di

J^:^ k_ t^, .. L. L bN ^ ks

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MAR.

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Colui che non

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ciss.

lunga

rat/, con abbandono ' <

rati . con abbandono

ciel su giovine fior.... Colui chenon can.ta i.gnora l'a.mor!

i })^y}^^^y^

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dim. rati . col canto

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n 45920 n

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in tempo

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95

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ful-grida è un carcere mu . to, se manca il so . a - ve li . u -to! Tu l'anima af.

FAB.

^s

K^ ., è' iÙ' É

I.gnora l'amor,

i-gnor a l'amor!

l'a . mori... Tul'animaaf-

^

-fran . ta m'av.vivi,o can.tor qual raggio di ciel su giovi.ne

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.fran . ta rav.vivi al can.tor qual raggio di ciel.

i

su giovi.ne

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fior... Co.luichenon can.ta i.gnora l'a. mori.

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fior... Co.luichenon can.ta i.gnora l'a.raor!.

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dim. e rnll , coi canto

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« 45920 ?/

96

un poro ri feti.

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ci:^i±jdda:j fl,,J'j-'H'rn^^

A.miamci,can.tan . do la nostra can.zon,.-

^ ^'^TP rr'r f^Pr^T'rr^ ^

A.miamci.can.tan. do la nostra can.zon,.

É

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a . miamcijsognan - do la nostravision!.

a .

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a.miamci,so - gnan . do la nostra vi . sion! a-miamci, so.

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mìanicijSognando la nostra vi . sionl

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" 45920 ;/

ALL^. DECISO MAR. (scuotendosi improvvisamente e fissando Fabiani)

97

rf^t^M-fH-J-^J:

i=^

, ^ "^ ten.

» m-'

Dimmi che m'ami e giiarda.mi ne. gl'occhi af.fin ch'io ve

con forza ^^

da che non

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ALL". DECISO

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menti!.. , ^ ,

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(■ s»-,^-^ ^s _ in ti'mpo

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T'a - . mo!... e Timmensoamor mi.o sol.... para, g-o.no airodioim.

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- mensocheDonGil m'i - spi.ra!

Ambasciàtord'I . be . ria, ei rappre.

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riten .

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M

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riten. coi cnnfn

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// 45920 «

98

DECISO

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P^.gnuol!..

(con ira)

declamato

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ne!.. Quel ca.ta.

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-la - no si.gnoreggiae re . gaa più che tu stessa!..

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MAR. (con abbandono) AND*/ MOot" ten.

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MENO

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Ah!., mi ri - pe . ti che m'a.mi, e in ab.ban . do . no lasciam la

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no! Ah!.

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affrett.

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« 45920 »

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ALL". MOLTO VIVACE

r\ p^

99

J)J^M J'p pp r^ ^ J)| r ìn^^^

An - gelo o dé.mone sei tu?.. l'i . gno . ro... Mi sembri

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4 '^ - J' ^

ALL". MOLTO VIVACE stncc.

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cheru-bo dall'a . li d'or.... S'ar . de il tuo fer . vi.do ba . ciò fa

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FAB. . ri . bì.le . nio del Mal!

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D'an - gelo o dé.mone non ho, re .

Mi

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n 45920 «

100

Ette

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rTilJì^' ty^

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.gi . na, tempra ter. ri.bi.le, vir.tù di . vi . na;.

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i r m r 0^w 0 w ^ w i w F F~ * ^ p ~ f

cJ cJ CJ a ^[j u»iì c,r ' éJ ii lI d

^wa''' espressivo

so . no Ter - ran

te tuo tro.va . tor...

so. no l'a.

V'-*<S f^^

^

^

V:

MAR

/. TEMPO

stare.

n 45920 n

lOI

dé.mo-ne sei tu?.. l'i-gno-ro... se guardo i vi. vi. di tuoi rai chea

4

^

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0 |pp p=^

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i^

M

do.ro, mi sem.briun che.ru

bo.

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.. dal.l'a . li

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so

no.

.... l'a.man . te,

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ro!.

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so.no il tuo can . tor!.

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l-fff^i^-frMffffif'ffffpfpy

i^^-

DECISO

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É

1=53:

*

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i;£ Jw -J 'JijJ^iiiU

//

» 45920 »

102

LARGO PAGGIO (sulla soglia del castello)

>^'pr r ^p p pprpr r r p'fJ^t^p p ppi

i

Reg-i.na, l'alto ambasciator Spagna chiede par . larvi. ..Un uom 1 accom.

Ì3^

E

rf»>/ .

LARGO

dim.

¥

jtzc

ta

MAR.

^M

(al Paggio)

», « y

(il Paggio esce)

^^^

=?=

Per pò. co atten . da!

FAB

. pa . gna. ,^ . ^

. *^ * (da se con ira)

I

= ' ' '■ ' ìrr^

T=f

(sia ma.le.det.to l'im-por . tu.no!)

pìu mosso

élii

m

LARGO (fra sé)

y^Fjrj-IJ r^J'-JjiiJ J tJ'JtJ^

M

in tempo

(con ira)

(A questo gaudio perchè ra . pir.mi? A questo

(fra se)

m^m^i^

5

^

(lo lo detesto!..)

LARGO hi tempo

(a questo

w^

^ ^— M^

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« 45920 w

dolce

103

M

l'T p p r- p I p p^

rr ppV p^-'-^^^ ^'.'1-1

gfau.dio perchè ra . pirmi? perchè? per. che?)

T^y^

gau-dio perchè ra . pirmi? perchè? per. che?)

■i . A.

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i

.V ^

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P

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doln'ss.

P

^3

(a Fabiani)

yi.V/?.'"'' Più LENTO DI PRIMA

n 1 '^^' ì^f»T

4'^^P priN^'r^

M

Lasciarti deg- . gio!

(porgendo a Maria un mazzolino di fiori;

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ti/ Mi -Z-^

^m

0' 0'

* «

AND*'' Più LENTO DI PRIMA

A te questi fior ri.cordino

t

tt

PP dal e, ss.

^

5 i^

^ espress.

a

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j,;'»f ^^ ;k^

jvy^^''^ >

ro//.

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-^

ten-:^

r/ f'J'.J

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POCO P/r ANIMATO

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i' ì- ^^ ,ri r ^

Ah! ce.le.stemar . tir!.

Ri . cor . da

que.

^^E

l'o . ra dei dolci so . spir!.

#

ten.

*

ì

U. p ,P

1

-yy pf»^p

s

^

PP rall.

^' leggero

POCO PIÙ ANIMATO

\en.

ì^^^^-f i

ftf?-^Pf7 p^

w 45920 w

104

.6é=É

#

^^^^

st'o . ra..

#^

ricor . da

ee:^

^

F^r- JH ìi

Him.

m

0' 0'

quest'o . ra

dei dol.ci SO-

l^ ì ì

teE

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es

^

^^

Ri

cor . da que . st'o . ra dei dol . ci so

I^^Tpf^r

*• ^-^-N^ìsl

^

f

s^

#^

vfr h^AÌJfr ^

^

ii/ft

s

É

^

/. TEMPO /^ ro« abbandono

3^- '"

^M

M

^

spir! Unpalpi.to so. lo hall giovi. ne

^ ^ /C\_

S^

^^r^

/J^Jllif r J;^

- spir !

m?:*l±\>±0^1l^l-

Un palpi -to so . lo ha il giovi .ne

/, TEMPO

M

ri 'r r I r ir r p m mT i ^^f^^^

lunga Tuli.

cor La vi.ta non è che luce ed a . mor!.... non altro è la

^r7\ dolcfss. ■" 5^^-

m^ -

f r'r"r P n

n 45920 n

W5

M

vi _ ta che luce ed a . mor!

1^ ( allootanandosi ì

^

Ri .cor - da!.

#

r r P r P" J' ^^=^j=^

vi . ta che luce ed a . mor!

f

^^

i

f^-^ "f

fe

^

3?I

T

^^

r^

cai canto

,^X

^

-7 W i

'7^ i j ^

7

r~

(segfuendo Fabiani sino in fondo)

-M

P

S

^

ri .cor . da i'a . mori.

& y '

p

rf— rt

f è

Ri .cor - da!

f 7 p' f 7

é

ri. cor . da l'a . mor!. 1^ ^ ^

^^-^^

'f=^

m

làL

M

^f=r

K^^ i i

J

É

«^^

AI

^3E

•r =

(Fabiani esce dal viale nel fondo. Nello stesso tempo il pagg'io ricompare sull al. to della g^radinata.. La regina g^li accen. na di far avanzar l'ambasciatore |

^

dim.

iP

, . .. . l'i •? À i 4 * ^1 '

4 Z .e. Jr

f) M ^

f) w ^

1^^^^

«553.

*

g

'••^ , \r ^ ^ i

!>-?•

^

^

i^7>

^^

3- r

^

w 45920 ;?

io6

N?I4.

SCENA, RACCONTO E QUARTETTO

MARIA, GIOVANNA, DON GIL E GILBERTO

tutta forzn

ALL". ENERGICO

JJ marcite

yP <^ i J

3=

^m

"^

^

^^^^

DON GIL

-^

(inchinandosi e accennando Gilberto) MENO MOSSO

^:

Recita»

'^» ) ^ ^' 1 h r-' r i^trt p P p P' I r vi

É

Maestà, costui sol brama vendi .carsi e mo . rir; co.lei ch'e.

^r^^^^

MARIA

yt

i v^r^M

^ „^, .-'-^^--v L Echi?

.eli ama fu se-dottadall'uom nelle cui ma.ni stalbnord'lnehil.terra! Fa.

P

^^

I

ì

P

i!^:

7

M

/>

col canto

^

col canto

ff

ì H'^-

^i

/. TEMPO (colpita I

n 45920 »

107

■■p p p ^ p n p p p it r D r p r i rx^^ p p i t riT^p- r.

basta, evuoidairin.fe . li.ce il racconto del. l'onta, alla sua vo. ce creder do.

^^m

^^

^

^*^

col eavfo

9^

i

*

^5» co/ canto

fèE

^

il

?

MARIA

i

/n tempo (s'ag'g'ira per la scena agitatissima )

È

È^

fa Don Gii)

^

^^

=t

P

^

*

^

Ma non è questo un so.gno?...

Venga co .

^PTi^-T-y

. vrai .

in tempo

m

MENO MOSSO

. (accostandosi a Gilbertoì

"^T""^^ (Don Gii rientra nel castello e ritorna tosto con Giovanna) ^ T-^ -^?^

M

D r t -

ì'ì>ì'} l

le.i...

Sul.l'o.nor tuo mi

MENO MOSSO

M

*

p-p p-pp-p'

W. I P

E

LENTO

1

giù. ri che tu non sai men .tir?

GILRERTO (<=°n risolutezza)

^

^

^^^

< ten.

^

^

y-

Po . ve. ro so . no, ma fie.ro ho il

LENTO

^#

m

H- ^

f

e-

^ »

col canto

n 4S020 «

108

a\d'/ mosso

/Tv

GIOVANNA (comparisce, seg^uita da Don Gii)

MARIA

(a Giovanna che scende trepidamente la gradinata e rimane in fondo della scena colla testa bassa )

M

i

PIÙ LENTO

t uìii'lìl^

^* •' *■ ^

h i' J'. i> ^^. J'

é' ^'' P''

pausa

Sai tu chi sia CO . lui che l'inno.cente tua sor.

PIÙ LENTO

ì

^

7?

p

/" col canto

^^N^

4

^

^

IF?

É

i K k

/O

m

M

^

prese?

GIOVANNA (con fievole accento)

i

É3^

^

k:

J^i^J^J)J)

pausa

^

fe^^^

irx: ^ 7- j:'; f ,^';

Ahimè!.

pietà, re.gri.na!

Non l'oso dir!

45920

Cnntnhile MARIA ^ypf/j,s PRESS no ''"" ''".'''■''-'--"

Rin.fran.cali, e rac . con - ta l'amor scia.gn.

AND'f ESPRESSIVa Z T~ ^ S~~--\ ^

^*^ "-^ ^ Jr _.

GILB.

Ahildun - queè ve.ro! (frase)

S

i3

ÉÉ^

P^

^m

te

l^^^uh

(inia.miaed on - ta!)

LESTO

W

1

te:

^m

^

Jf

0

rk

dim.

co/ canto

ppy

te

^

».

T^^

^

a:

f

^

GIO. espressivo e semplice _ r Q . LARGO ^^,^ ^1 -~~^ f , ^"X ^

i

LARGO

Nell'era pia del ve.spropreludiodeUa se . ra, spesso lo l'udla sul

\y*> h^^i

Corno inglese

f P

S

:i^

-r-t.

PP\

} coi canto

m,^ fvi

^

G 45920 G

no

y^^ìh iJ) j;- h j) j) ]> j) J^) I J il ^

margi.ne cantardel-la ri. vie.ra...E tanto a me d'in . tor . no er.rò quella can

<if.i.'i)i. rrn n

T=^

i y r

^

fe

i

MARIA

.zon,.... che sul mio labro un gior . no po. SO l'estremo suon! "espressivo.

f'^K'jjjJf

S

^^ì^

riten. col canto

itfm.

^

^^§

fc-^=

TB

?^=f

"IjA'i r~iiinj')ptp p ly " p,^>j)p p ^r i^p r'T ^^' j''^

tronca

for . se non e.ra spento ancor il confi. dente ar.dor sul labro ingrato!...)

GILB. (fra sgj

^

^"^PPP^grrTl^r' r^f'#^

(Ealvileunfer

t\j in cornonhopian.

ète

^S

ì : M Ji*' t^

^m

^

i-t.

feS

j' ,hn

il: <^jr=^^

f

^

^^^

-j^S

«

fe

# B ^». rf/w.

ii

^=^

f^

P

GIO.

7"

i

(continuando il racconto)

^Et

^

?

^^

^^

iiJ' Jl Ji Ji Ji >! >l

^ tron

'Mh li h y i

A me del mondo i . gna . ra no.meei menti .va e

.ta.to!...)

n 45920 ti

Ili

ifc >i'^' p'r'T'r''^;'i''P-r-^''' M' ^

sta.to; per lui d'un cor più no.bi.le l'amo

\i iVi ^ i -*■ ^ 3

É

È

^

W^

Mi^^itf pili!

^tì

^

3

me!

Ei m'ha rapi . ta ra-nima,...eim'hara.pi.to il

MARIA ANDANTE MOSSO

(fra se)

marcate

i

'^?i ^"^^p pP^p P P I fj£jjjf' P^p^

^

B l;J! Ji

i

( Del mio deLsi.o, dal sommo ciel, dal sommo ciel....preci.pitar,.." ohimè! mi

H ^ r, 7 ^ ^

f

P

cieli

ANDANTE MOSSO

'1 1 i

vfeg r^ ^ ^ ^

« 45920 n

112

M

^

marcntf

cres.

dim.

^^^J^PPPPPP P

:itrzi

£

^

sen

(fra se)

to. Del sogno mi .0 squarciato è il vel, squarciatoèil

^3

D.GIL (frase)

(Sul volto mi -0,del di.so . nor

PI» dim.

m y'i\n>y\<^

t>ì pH>t

Ess

(Daitorvi ra. i,sull'infe .del

~^m

1

^'^rp;-r;"pjf^

(//«l .

^

M

vel non av-vi par delmio tor.men

^

l'i» rfm.

^ '^ P P P P ^' P p p

^

la fiamma errar, la fiamma er.

J i. PP dim.

^ P ^ P P-P-^

^

^^

lo strai vi . brar, lo strai vi .

cres.

dim.

n 45920 >,

113

^^i i'y ^ ■?'p p p ppi*p^t r ^pc p ^

M

to!

Pre.ci . pi. tarmi sento,

pre.ci - pi . tar mi

M-^) y ^ ^i.^ ìì ìilìì'h y iMJii J; hm

, rar,

vi\\ r, f ^-pL

1 a fiamma errar io sento !

la fiamma errar io

^^

brar, lo strai vibrar .

dell'ira io sen

^

pp

dolce

1^

^

M

sen

i

to, mi sen.topre.ci - pi - tar

marcttf" ^,.„,_

r^r''^r,i' J) J)i J

JJL

dal sommo

dolce

mm

m

*i

pp pi[:r't>i'

É' Jt

»■' »

sen

to,troppo io sen . to laflammaerrar,

. ninrcnfe ——

bA ^ ^ -^ k

laflammaer.

pp dolce

^ìH^.t>f>mf'\^' ^:>|^ppp4ff^^

.to.Escrittaoraaisuasorte in ciel, scrit.ta, scrittaomaisuasorteincie . lo

>i 45920 ;/

114

M

G?

^

del!

P

- rar!

^

^

sta! GILB. (frase)

.V'fe y f

t#

H P P p P P ^^ I f'' ^^ P p P P ^' P

(Ó- mai piombar sul tra.di . tor, o.mai piombar sul tra.di.tor vegf.

-mar rat fi '

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M

Gf

Del so.gno mio del so.gfno mi . o squar.cia.to è il

«J ■'^^^'^ ^ > >: S^ >^

In _ fondi, o Dio, in . fondilo Di . o, tua forza al mio

^^^ ^ ;=>- j»- ,=► ^»- -^

Vegg'io piombar Tacciar cru . en . to, veg-.gi . o piom

T«e 5 ^ f, ^' -^ ^ ^ ^ -ir V.

^srf"Opt f n_pppp iPY P^^

G?

ff'i

o l'ac.ciar piombar, l'acciar piom . bar veg. g'io sul tra . di _

P

"^ y ^

H^i

r^ T^

j'-ij' i n

n 45920 "

^

Cantabile

115

' y > y f

^

i

M

#

vel!

a^^ ii V y ^ j. ;^ . JL-U4

/

Squar

eia . to è il

cor!

In . fon . di,o Di

y'Ah. r ^ y y TTT^

I

^

^^rf-tl

:èA

-bar!

Dai tor.vi ra

sul.rinfe .

^

* f

^^

M

Gf

è

ve

lo

del.

É

^

^

so . gno

^

^

to

- o,

S

i

for . za al

ver mio

LiXI

^^^

^

^

-del.

lo strai vi . brar.

del. Tira io

G?

" 459-io

ii6

M

Gf

f^-r~F ^

i

mi

o!

Del,

^-P— ^

mi . o tor

kte:

^

fe=-=^

^^

ì

del mio

P

cor!

Non hav _ vi

par

^

P f f ? f

tor .

s^

-men

4

^

> i' ^j j'

^

?=

h?

- men .

to,

non hav. vi, non hav

VI

as

^^

lEfel

^ » ^ g ^

^

t3JE

ciel.

Tacciar cru . en

to veggio piom.

>i 45920

^'''•^ -^' '^ .ri^I^'jti^'f^TWt L è t g

par!

Pre. ci . pi . tar, pre. ci . pi . tar mi sen.to dal som

mo

:5= ^ s: gr

sen - to, io sen . to

par

La fiamma errar, la fìamma errar io

la

^^

Uff <g t^ *

i

*-jt-

^ r P P 1^

.bar! Vegg'io piombar, vegg-'io piombar l'ac . eia . ro sul vii tra.

di

feàE^

Vili^, r, ^ii/.;u/^»piir,'&"p r- |>'^P p P P ?'

G?

-to!

Veg:g;'io piombar, vegfg^' io piombar l'ac . cia.ro sul vii tra. di .

M » " ^ "^

^

.7 ._ M, _ jj. ^* "' #^

7 Sf g, <f f i '^ ' ' I

«t t#.

gf i^ '^ r T

^

^

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Mr~^

^h=à

IaU_ J, ;^ i^^

M

G^

^

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U d ^

^

ciel! Ohi . me!

A

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s^

Ah

P

mi sen.to pre . ci . pi

N' il ì- h

t

"Tri, r*

^' \'' i

-4-

* •■

J- /i !^

fiam . maer. rar!

Ah! non hav.vi par, no, non

3^

^r "^

i

? f: « e

7 i'

^

g

H Pn

^

.tori.

1^

. //? .

£

I

Scrit . ta o.mai sua sor .te è in 1.=-— 1^ =^ A ^ =-

I

i

ig

) 1>

g

E

^^

i

^

sul tra . di . to . re veg .

45920 n

tee

affrettando

irs-

È

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.tar

dal

$

■H. h h-M^!=^

r. ;■;<>, n

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ì

^

;, ; i'

havvi pardelmiotormen

^

^ P P P P P

to!

Ohi . me!

i

4

ohi .

É

rT=^

^

del!

Scrittaè ornai sua sorte in del!

^^

:>-.

:M^

Scritta è ornai suasorie in

i

G?

^W

^

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P

g'io

i.

piom

bar Tacciar sul traditor

■I.

pioni

' r > r , r f

3^

rTTm

^

[^ j j j ^^ ^^-

^

^

/'<>C0 Wlf ANIMATO

3:=

M(f^H^ f

^ ^ ^

^

del!.

^

h'^ '^ ì

Gf

-Hiè!.

3

^^

fT-7~T

cieli.

S

f, y ^ ^

2*:

' . bar!.

P ^ *

« 45920 «

SCENA

MARIA E GILBERTO

119

N?I5.

RECITATIVO (a Giovanna I con forza

MARIA

RECITATIVI

A f."n ji'f i/il -— ^;^^— -*.^

ten.

^ ì. \. m

^^

Uo.dii?

^

fe

ven . det.ta avrai im.pla.ca . ta, tre

J^

^m

te

e

%

LO STESSO MOVIMESTO un poco più (tritato

^

(a Giovanna)

f •> i ff'ii

M

^

menda .

GIOVANNA

^fl > •' i ^^'l'^^p ^r.v

Or

'•»,

T=f

Wf

n.GiL

Gran Di.o!.. che mai sarà di me?

^

/r\

^^

f

iO STESSO MOVIMENTO

un poco più fluitato

i^^i '>i)i)i)m ì^hnì^^ ^

f. 0 0' *, y. *

M

r:^;t:} ^tt

K >-• r r ^'

^

va... fin ch'io non parli della tuafiera storia unmotto solo alcu . nononin.

45920 n

120

( Maria corre alla tenda, afferra il pugnale lasciato da Fabiani, e ritorna presso Gilberto ANDANTE ^jjg ^^^^^ j^ disparte)

^P

1

M

ì

.tenda

filOV. (a don Gii)

^■yJ-yi' ^'^. fJ^i .w *F'p T I ) ^ f

Ma Tuom che offe.si, vittima anch'esso forse...

DGIL (piano a Giovanna)

Ma

r- '^ > i^\i' ^^' m

s

ANDANTE

mjì.

Che pre. me al tuo dolor?

m.d.

m.d.

Ml.w.

(a Gilberto)

#

Questo pu . gnale a.scosoinse.norecaalla

^

^^

^^F^

7~ I ^ 7 f ^

pur

( severamente)

Ohimè!

Ohimè!

^i^^^^^

£*^

^^-^

ì

e

r~^y r

Fia l'odio so -lopelsedut. tor...

Vieni...

hi tempo m.i

m.d.

tH t ^

\

a

n ^

a^

t^- ^^ ^'

i^

^

f;ì#f P-p^pp ^ ^ ^ r p >, ^7

m.d.

m.d.

]5

7 7 7'jJ?

w.rf.

V 4S02O

121

M

. sta del mio ca.stel...

GILBERTO

^

Do.ma . ni.

m

^T^-==f

^

w

r!?f ! e

Quan - do?

La.

i

P3

fioco riten. ma. <fim

^^

i^

p r r r f y£J f^j^ffrf 7frffr

m.d.

futla forza (risoluta)

yJLi. DECISO

'r <f fi

ET

M

E

Pen . de !a fol

8:0.

"^P y '7 p P P^

E

-vrò... maalme.no?..

É

ALL". DECISO

m

*LJÌ^

ff

Wp "g "^^

^^=^

p

i

r-/ p y

3 -_ ^ii-''

M

^

re sull'in. . del!.

(avviandosi )

viandosi l r^

à

m

ì r\(}\ -z^

7T~~^

Perdu.toe.gli'è!.

t-r-Q. r J2. k

^

ìli

f»^ r J2. fjr e f: e A i'A

^S=*

np

pn=^

r^^-nr-ir^

i

fy

.*■

^

1. I , 1-4

^3

1^.

^m-r-

^r^r^t^Tf-Tg

xa:

" 45920

122

N.° l6.

MARIA

GRAN SCENA ED ARIA

MARIA

FINALE SECONDO

a rigor di tempo e con accinto marra fissimo

ALL° DECISO

ALL". DECISO

fi ALL". DbCISO \ \ ~

Ven Jet . ta!.. venjdet . ta!.. -^ ven.

^

Wt^

%■ P^i -

tempo

^

fi

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aE^

^s£

#,

ta

È

H^-p>r'Pr-^-^.i^f < f 'p

Quella d'una don . na non vai... quel . la vo.

ì

i

i

^

/

te

^

i i'J^

/•OCO iV/£.YO

r r rrr

Tf"

^

S^

M i

-gl'i - o d'ujia re . gi

. na! Ven.det .

. ta!

#^

^

^

S,

^

S

■U=f 1^

fc±t

/'OCO .\/fA'0

^

5

jflF TEMPO

•^ ;; g::

^^^

sempre convulsa ,

; 1,]^ j) i) h 1) .h

in tempo

? ì *h

-1

M

iwP

^^

Tra.ditain me la donnahai tu... Mau-na Tu.

j u

^^

1^

<:o/ canto

^

^^

^

tac

iat

£^

^^^ (-A-^

i^'^^tsi U

w tempo I

f

(P 45920 G

123

^

ìf» '

wnr

i

^

/^

con forza e marrnt'^

Tsi

i

i^

M

S

t^Hi-

^

i

dor racco-glie il guan . to e ven . dLca l'of .

sa!

O - ve sei.

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S^^

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M

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-1 t

le staf . fier, che daUa pol.ve im-raon . da,

VI

fol.le'.ad un trono awi-ci.

HE

-4*-"

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=f€r

/

t?^

S

^

S

^

?■?

1^

in tempo

^

Cupo, dfcf amato p agitato quasi partalo

^^

ì

M

^

.nai?

Fol . le!

Non al . la

M

r\

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i

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ff m tempo

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'f^-r^rw^ ' J^^^^'ir '^p r

É

^^ rfsoMn

i^s

S

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VT ^^T'k'-

pal.li.da ombra nottur - na oveilco.dar . do attender suole masottoi

i* ^z.i'.' Sìossn

_a a a a js 1 rt ^

^

I i

0 0 000

T^i !' ! i

-4ppW

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« * *

i

4i

col canto

5 9

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3 5

'fisi?* r??f==i

3 3

►•!*♦#■♦

G^ 45920 G

124

JiL? DECISO

^f

f<-rr«rr r[>r^^f^=f^-^^-ìx^^

VI . vi-di spraz . zi del so . le,o vii, t"a - spet . ta lamia ven

^

in tempo

f-tf^P P P«^'^^^

poro ri .

M

& f) i i y

^

^

- si . o?

É^

Be - stem . mia il la.bromen.ti . tor,

à

r=

i^EÌ

in tempo

s

à

IT

j^> ap .

^

^

^^

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^

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M

P

i

l#

pal.pi.to del co . re

/// feìnpp

S

É

^=ifcà

S^Ei^Et

iPEfe^

m

^

h

É

_i,^ Si.

\ht --

S

i

^

n^

= 3

r; 45920 G

AXDt'' MODERA TO

djhìite e rnnfnhili'

125

M

m

^

'• J'I'c

I

ji^^

For . se, salir ve.den . doti

and'/ MODERATO 3 3

le ab . bo . mina . te

cor! Aquella vi.sta.imme . more dell'abbandon fa.ta . le, nonsenti.

3

'f m m u^jh

m iU

m

*sU

tlli i "iU

S^

CO/ canfàZ

m ■■--■^1 I ****■ «'««t»

^

/.

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jf*

ff 45920 (?

126

3

h J p7}, J -^j;^/.j) J) J) T^tdr^

/." TEMPO sempre mosso

t=r^

M

.rò, non senti. che il pal.pi.to del nostro primo a . mor!

/? TEMPO sempre mosso

MAESTOSO

(trasalendo con impeto) >. accentnte

^

« »#.!»•

^?M-piT"pr iv^Hpte^

M

Ma, se Maria si ven . dica, il suo dolor che

cale? Non dee per al.tra vi

vere chi mor . to è pel mio

s

-^^ h^^-

i

■Vjj^^-

V w

pp

G 45920 G:

M

B

cor!

^mS>^-I4 r rrffif

No, vi . vere

nondeeper al . tra

127

ah!

I

^

MEXO

^5=;^

K r p I r^p .f j^J,J)r 1 1 ri?J^-Hi^f4ì

M

r-

chi mor.to è pel mio cor! No.no.

no!

no,no....

i

9É^ÉÌ

^^^

I

^ ^^-J^pé

Ohimèl.

i

dim.

T

MENO

^^

I

^

H

p^^

i t r

and!"" MODÌ'' eonip prima

troììrn

T ;i

dcr! amato

hi i if^^^^^^^^

M

tu che m'h

w

E sei tu!

tu che m'hai tra .di

ta,

r r L^

and!'' MODÌ" come prinL

h^ rP=i

m

^

3;

ò cys!.. ^

tu, oercuinelfol.leardor da.toa.vre.i coro.nae vi.ta! Ah! sei

M

tu, per cui nel fol. le arder da.toa.vre.i coro.nae vi.ta! Ah!

l5^ ± * kj^" 3

G 45920 G

128

M

4

<iffif//n'/o sempre

( levando dal seno il mazzolino di fiori dato da Fabiani ) 4— I ^— t ^-*i 1 "^ 5-t . 3

più ten,

g

=;;3=

^^-^^

Hfffi

i

tu! qual rea smentLta, guai rea smenti - ta dai.codar

. agi tondo .

ALLEGRO

J ^ ( getta con impeto i fiori a terra)

mF=7=i=^

r\

M

fiori

ALLEGRO

Jj FANFARA in distanza

ns

» f r f p r

in tempo

m

^

I=R=E

^

'

r^

p' f f f

^^

^=4?

Sop.

DAME

r^\ I p ^^j^tffÉ

Vit.to . ria! vit . to . ria! vit

Ten

.* (in distanza)

-/-

^^^-#

AJ! *_

^^ir-p^^rT'^

£

u

CAVALIERI E LORDI Bassi

s

Vit.to . ria! vit. to . ria! vit.

-A

- /- , p ' f m \ f ' P ■—

s

Vit.to . ria! vit . to . ria! vit.

^^^

5

m

i

É

jj' d

p=t

^n, I v\ V

n

*• 4

i^

i

^

^

PI

G 45920 /?

MARIA

129

m

In-tuo.na,o fel.lo . ne,

m

^m

il tuo canto di

-to - .

\ H y

ria!

t

«5

a

(In questo punto i cacciatori attraversano la scena; al. cuni bracchieri del loro seguito trasportano il cervo ucciso da Fabiani. Grande movimento di gioia fra i servi,Cavalieri e Lordi)

T^^r-

^y^=^

m:

.to -fi-

ria!

£

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ria!

Orch.

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1

2

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ria!

Se . gna . ta è tua sor - te, tu

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ria!

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Vitto

ria!

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- ria!

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45920 G

130

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cor . ri al . la mor

. te!

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. ria!

La no.bi.le bel.va Fa.biani atter.

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ria!

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. ria!

La no . hi . le bel.va Fabiani atter. Fanfara -». >■

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Cor . . riallamor . te,alla mor . te! è segna . . ta la tua

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MAESTOSO ED ENERGICO .

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ALLIVIVO DECISO

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sor . te,

e se^gna

ta la tua sor

te, è se.

zitto . ria pie. na!

vitto . ria pie. na!

il no -bil cer-vù

'A ^-«pp-pr r i^-«f,p-'pr r i^'pr r-^

Vitto - ria pie. na!

vitto . ria pie.na!

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il no -bil cer.vo

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il no. bil cer.vo

-t— Vitto . ria pie.na!

ALL1 VIVO DECISO

vitto . ria pie.na!

G 45920 G

132

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. gna - . tala tua sor te! Mor ,

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Fabia . ni at.tei

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ni at.ter . rò! 3 ^ if*-

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ni at.ter - rò!

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Fabia

ni at-ter. rò!

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ria! glo . ria!

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.ria! glo . ria!

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G 45920 G^

F/w»» dr//'A''o sertìndt)

133

JiTTO^ TERZO

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RICCHISSIMO GABINETTO

negli ap'partamenti riservati della regina. A sinistra, grande specchio dall' alto al basso. La regina è seduta e fa gli ultimi apparecchi per la sua acconciatura. Tre dame le starno ai fian. chi in piedi. A destra, in un gruppo, Don Gii, Lord Clinton e Lord Montagu.

SCENETTA DELL' IRONIA

ALLEGRO LEGGERO

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rit.

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t 45920 t

134

MARIA (alle sue dame) a piacere

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Non vo' eemme, ne

i «

rtr-T^T

fon vo' gemme, ne fior,

in tempo

non vo' ci - fre re

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M

. ga - li; solo due spilli d'or, piantati in croce, come due pu.

Poco più animato

-n^V^^ '? P v f' P ' 1^ I ''p r * 3

sguardo quel ba.len che uccide I

Poco più animato

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t 45920 /

135

MARIA (alzandosi e dirigendosi a D- Gli) " ^'«^'"'«

fe

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Ifl tempo

i n\i\ ;i J-) ^, -E^

i3

Che ve ne par, Don Gii ?

/." tempo

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( In questo punto Fabiani comparisce in fondo e sente le ultime parole di Maria)

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Son questi i vez - zi graditi al Re vo . stro si

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FABIANI (fra se)

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Al Re!

D.GIL (a Maria, inchinandosi)

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Il ciel d'Andalu .si - .a u . na

< 45920 /

136

FAB.

Rfcit. (avanzandosi, piano a Maria)

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rall..

Al mio rivai dicesti?

RfHrf^n

la non ha paria Man. a! presto

stel

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MARIA ("traendosi con sdegno) ^,-^^„,

fa ^. ^ r^--

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FAB.

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Signor!., soli non siamo.

( con insistenza)

E quale?

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Una parola sola...

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fo/ canto

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pnusn (con ira repressa, fra se, guardando torramente Fabiani) j\)t' m^^ Lento molto ^"^ ^

fa t ? f' ^11 \ 1 }) ii^J^JfcJH-fr^ J) J) >

M

Vo - i ?..

Chi la mano mi frena onde il mio

(con tenerezza)

tt*i

m. r-^p. ) Il

Ta . mo !..

f 45920 t

137

(esce seguita dalle damei

euanto nondi. sfreei la fronte a questo i

Vi ^

M

^

guanto nondi. sfregi la fronte a questo in - fa - me ?

^^^^^^^J5p^i>?^^'-*^^J5g3^^ ' ^^j^^'^'^i^s^f^

D>GIL (accostandosi a Fabiani, con ironia}

m\ tJ)j^)-^i^ir7r. ppirr r.jlfjir p p ,^7

Milord di Clanbras-sil, nell'atmo- sfera c'è una nu . be che accenna alla bu-

LENTO

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i^

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col canto

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t 45921 ^

138

LORD MONTAGU

m

m

(a. Fabiani, con ironia)

di

t t ^''rlT ^ PP

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(saluta con sussiego e si allontana)

Mi - lord, alcun di

M

m- ^f ^n r r, l 'T, h. i ^^

noi cadde in di . sgrazia..

LORD CLINTON

(a Fabiani, con ironia)

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ytJìj) .T\'pr

Parliam di noi,

ft ** .h ì'"

P

i|H t ii$m

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(Montagu e Clinton salutano con sussiego ed escono j

i i

non già di Vostra Gra

zial

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y^^ ,j1 ten.:

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ROMANZA

139

N?l8.

FABIANI

FABIANI

(volgendosi dalla parte dove sono esciti Don Gii e i Lordi )

(declamato con forza)

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ALLEGRO DECISO

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Va, codarda fa.

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col canto

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in tempo (con ira crescente) "g^ \>m

^'^ ' P'p'i^r p pp'p^ppitrf^'^'^

S- r ! ^- ^

-lange, la cui pa - ro-la è ingiuria e il riso è scherno! Va! non vi

AllP deciso

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r»7. ^_ Meno . ^,7. ^- ^

7=^^=^:!??

temo, che pari all'odio vo -stro è il mio di. sprezzo.

Meno

Ma non gioite an.

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t 45920 t

AND!^ MOD!^ espressivo doleiss.

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t 45020 t

142

animato

te

P P P P P.

fe3£Éè

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PM ^ ,r,'ì

dolce

No, scordar non ti e da-to, ben mi - 0,.

animato

ii*

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mor !

dolce

b"i> j' , , i^ì

É

No, scor.

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Un^ \r\rìT\tìnr irifirifrnr

.dar non ti e da.to, ben itii.o, il de . si

g

il de . si - o di quel.

l'o . - ra d'a . mor

af/rett.

l'ora d'a.

{tentate

k^

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a tempo ^""'/•^ doleiss

143

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del ciel i ve . li al gio - - vin cor!.. No, scordar non ti e

t 4592C i

144

iSESfe

fri-I

mm

affrett.

da-to, Ma. ri. _ - .a,

^^ T f -g- \>é

no scor . dar che al mio

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affrftt.

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en t'ha le - jra . to

ga . to l'a . raor!.. Non scor . dar,

dolce

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non scor.

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dar il de- - si . o di quel- .l'a. me

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il de. - si . 0 di quel. .l'a. mori.

Non scor.

t 45920 /

^•^19.

FABIANI

DON GIL

ALL': MOSSO E DECISO

SCENA £ DUETTO

FABIANI E DON GIL

145

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M

ALL". MOSSO E DECISO

(fa atto d'uscire,quando entra Don Gii I

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Voi! qui?

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(con amarezza)

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fc. i.f.-^ g

A voi ri

^-)-^h r pp p bPOìXj. 'P'^p'?

.quie.to lo sguardo di Ma . ri . a cerca talun che man . ca.

Eiprrssivo

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459-0

146

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-vol.to forse è quel guar.do, avoidireFi . lip. au. gusto ambascia.

Pif» V > -

AND':!'' BRILLANTE

.tor!

Lentanifriffi

'hi/i . |, ^i-Hf r 7F pp-pii^

No! di voi cer.ca. Se ne avve.de o . gnu.no,

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AND'.'" BRILLANTE

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«-I» 1»:

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seneavve . de o. gnu.no al lam . va . rio del. la sua pu.

0.r r .-'r'f-tVr^r r\p%\^^^^^^m^.

-pil -la,

al lampo va. rio

k:

'^-VVg 5^;^.htJ-^

in cui Ta.mo.re... e l'odio in.

f>'7j i.JÌ^ J^ pT^r-^' \'PÙ^^

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« 45920 n

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sie - me alter . namen.te bril . la!

a/freff.

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-Voto alla Tudor di me?

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AyD'.'" Tpmpo rubato a capriccio

^'Wii wp p p p ppH p j

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kJjL l.l . ^

^i^^i 7|r=-^'i/ H

Qual a.pe no.ma.de di fiore in

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p /fppF^'f?^r^pitp ^^^p p^p^

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fior, di donna va.ria spes - so l'u.mor; dal pianto all'estasi, dal riso al

(j'Jìh 1-7 7 7 /' -7 . ,f 7 Lc/:l^_.^^

V'i> rf 7 y j'7 7

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^jù forte

i'w r ^pV^

Meno mosso e rit.

I

FI-' M r p p ^

i

duol, convo-lo ra.pi -do trascorrer suol, trascorrer suol dal ri. so al

più nnimnto

^pt> g^pri

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co/ canto

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'O L •* .#•♦ ' «■ ^ i. Jf.

1^ p^prprfriffi ^pp-ppw m

duol. Ve.le .nod'a.spide gentil co. lomba nel se.no can.dido celata. SOSTENUTO ^

«- tre:w[!f^I^

sfare.

.f^~pp

s/ VP

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animato

poro rnlL_

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;^^-H^^H4f F ^ p fi I n o p P'H H n I

lorj scherza col ta-lamo e con la tomba, e sul pa.ti.bo.lo pianta l'ai.

i ' i^u^

oro rall.

^J^ A Tempo /^ '. T ^~~X ^ L .^Tll? ijJL i

-lòr!... Qual a.pe noma.de di fiore in fior, di donna varia spes . so l'u-

r>~ ^- T'^^p" . i_^

tjlmi^i*-

- mor; con vo.Io ra.pi.do trascorrer suol dal riso al duol, dal ri. so al

LO STESSO MOVIMENTO PIÙ MARCATO ^Af' '^*'°° tuolta disinvoltura)

149

A

j-.^ / r j- r i^TTr r i m ^-p^

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Che importa a me se di quel sol mi schiuda un raggio il freddo avelPDi

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tanto amo.re il paLpi .to e sul . la ter.ra

il ciel!

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Son brevi gli af

,5f .k. r-Ì*jL

j .?}i,rtg

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fan . ni seucci.de l'a-mor, è bello a ven . t'anni mo.ri.re.... tra i

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LENTO

Tu parli come canti, ond'hai sempre ra .

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sf col e finto I ti ini.

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>, 45920

dii presso al Ta - raigì... L'amante fi . doTinnamo . ratasuapareachia.

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LENTO

Ai-la porta o al ve . ron?

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ys^ti IJ-t-^

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Caiitahile /

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mar.

Stammiad u . dir!

// tuo

n 45920 //

■IXD!'' MOSSO

~ ben marcato

151

r/^^ .. f f f f |f ^t^t-^rn-^^-fj^^-^

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cav.to riv.no . vel.la le de. li . zie del . Va.mor. Can . fa 8-

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AA Di'' MOSSO

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Poro più mosso

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CV7;/ . ta an. cor, can . ta ancor L

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sefn.pre, can. ta,o bel. la!

ALL". VIVACE i„ tempo

fii il ' ^m f^*"! risoforzato) ., ~

V 3 n w k k k. m^=^=0^

\i'nnj

ten.

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P ' p p M^ p J^

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Ah! ah! ah! ah! La grande novi .ta! sin dall' in -fanzia ognun cantar la

||fVJ ,t ,t

D.GIL

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Cfra sé)

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(Mentir non vai, giunta è per *t* i. ^

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^^nrr. leggero

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I. Tempo f

LO STESSO MOV.'"

poco r iteti.

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ce - lar non puÒ9 del riso il vel!..)

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telmentir non vai! mentir

/. Tempo La STESSO MOV.*°

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non vai, no!..)

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D.GIL

ALL". DECISO

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. gen - da: yCo . lui che a due ve.ron la can.te . al ter. co

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vogliono che spesso a. scenda. si la ve. ri . tà! Ah! ah! da

»i 4';o^o »

ten.

ri-dere davver

in tempo

Fermi fa.Ah!ah! da ri.dere davver mi fa,ah!ah! questa a -da

questa a. da.;

—r- I I Più animnfo

S

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Vr^|r-^^f

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.mi-ti-ca cre.du.li . ». da ri.der mi fa.

' 1 li i \nm . C" I TP

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affrett.

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Taci, vanne, uom fa . ta . le! troppo in.tendo lo schernoinfer.na. le.

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Va! per te lo-dio cora.bat . te, a . mor per.,

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155

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vanne, uomo fa - tal! per te com

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Il trono a destra fiancheg^giato da numerosi sedili, Arazzi d'oro e d'argento.- Illuminazione sfolgoreg. g-iante.- Tre maestose arcate nel fondo sostenute da colonne, dell'altezza di otto metri. In mezzo a queste arcate, all'altezza di quattro metri, sta il palco per i musicisti.- Al di delle arcate si scorge un'altra sala ricchissimailluminata.-Daun ampio balcone sul fondo si intravedono i giardini reali illuminati a fesU.

La scena è riboccante di folla. Dame e Cavalieri sono vestiti sfarzosamente. Alla sinistra Fabiani. Iqnal. tro Baroni della corona ai quattro lati del trono coi mantelli stellati, I venticinque Cavalieri dell'ordine della Giarrettiera sparsi qua e .

All'alzarsi della tela una turba vivace di baccanti invade la scena.

Fabiani dopo pochi istanti si stacca dai dignitari che lo circondano e si aggira perla scena pensieroso.

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Chi di quel so . leportailri-fles. soeg:randeanch'essoairastroalpar,

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(va a prendere posto a sinistra della regina)

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N°23.

DANZA BURLESCA RIPRESA DEL BACCANALE

179

Tenori

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190

N°24

PAGGIO

SCENA E DUBITINO

MARIA E DON GIL

ANDANTE MODERATO (comparisce in mezzo della scenaj

ANDANTE MODERATO

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(Maria scende dal trono e viene verso il proscenio seguita da Don Gii. La folla sgombra lentamente)

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(Entra l'inviato, seg-uito da quattro pagfg-etti;uno di essi porta nn cofanetto >- 1 ;;^ ^ Linviato consegna a Don Gii una pergamena") j,j, ^^ ^ ^•'~"^ .y

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(a bassa voce.fra se)

("Nasconde la pergamena, apre il cofanetto, estrae l'anello e lo contempla)

/. Tempo ALL'I DECISO ANIMATO

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cor.,, (t, Se rauor Fa.biani sa. rai prence di Ceuta..,)

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193

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Questo cerchietto splendi-do può soggiogarla ter . ra, s'è. gli consacrai

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vin.co-Ii di Spa - gna e d'In .ghil.ter . ra!

magico riflette il ver, specchia il mistero. ..che celo in cor!

45920 »

194

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luel.la firem.ma l'i . ri.d

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M

quel.la g-em.ma li . ri.de

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sul . la mia man non

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Di quel.la gem.ma l'i . ri.de. /. TEMPO

la tua man non

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r iteri . ^^

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. ro che ce. lo in cor!

f^ (Don Gii piega un ginocchio e pone l'anello nel di -^ to della regina con ossequiosa eleganza)

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ser - va l'a.nel-lo d'or!

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45920

196

N"25.

MARIA

PEZZO CONCERTATO FINALE TERZO

ALL" vivo deciso (.scuotendosi rapidamente)

ALL. VIVO DECISO

Ven.det.ta voglio e to . sto!

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(accennando la stanza a sinistra)

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MAR. (afferrando il braccio destro di Gilberto e simulando il massimo terrore;

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Ohi - me!..

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O . là!

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sempre con più farsa

45920

200 ( Don (ìil,Cortig'iani, Sceriffi, Dame, Lordi, Cavalieri, tutti i Titolati della corte, accorrono precipitata mette in scena, indi Fabiani. Le guardie si schierano in fondo della scena)

MAR.

(ai Cavalieri, indicando Gilberto)

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Co.stui si ar . re

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un re . . ci - da e . gli è !

Contro il mio pet . . to alzò il pu

r 45920 r

(dietro un segano di Maria, Don Gii Psce da una parte)

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r 45920 r

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(Gilberto vien traMo dalle guardie nel fondo della scena)

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(in questo punto preciso Fabiani entra in scena frettolosamente )

r 45920 r

(ironicametite a Fabiani) LARGO

^^^- LARGO

cantabile espress.

203

Conte,

LARGO

'1 ^'pir i:M''i Mrj-r 'PT^

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T astro gen-til della mia cor -te se. i... tu le mie

dim.

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sottovoce

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204

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( accostandosi assai a Fabiani ed accennandog-li Giovan na, che entra)

i 7 7 -, \j^i|i,; ^ 4

Mi.ra là.

G^OVASNA (-comparisce in fondo, seguita da Don Gii)

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Gran Dio! m'as.

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ALLEGRO

(fra sé, rapidaniente,f issando Fabiani)

<*- ^ vV^.-grr, r ^-==^

M

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Irapal.li.di . sce.

P

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SI

, FABIANI (colpito alla vista di Giovanna)

^

0. f>

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Oh! Ciel! Giovanna!

ALLEGRO

i

(ad alta voce a tutti)

-< ^- P'f P

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M

-ir- ti!

i

lui!..

(scuotendosi alla vista di Fabiani)

Sig"no - ri e Con

ì

n

m

Èdes-so!.. Oni.mè!

r 45g20 r

MAR. POCO MENO

PRESTO

ALL'! FURIOSO 205

y - (additando Fabiani )

r 45920

206

t^'^i H* 7f pì^hhì

t>f-!i y \i 7 r pii'.'p"^

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. bia.ni!

Scia - gu . ra-to !

sciagiLra -

FAB.

bia.ni !

Scia . gu.ra.to!

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P P p IPP^'

ti

De.li . ri, Re . gi.na?

'^fyj y\i yr plP^^? y^^ìT' ^P^J^

M^

bia.ni!

Scia - gu.ra.to!

su te, tra.di

'y t'K'.i -, [i-^ hH'^ ^

bia.nil

^

Scia - gu. ra.to!

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bia.ni!

Scia - gu.ra.to!

su te, tra.di .

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. bia.ni!

Scia . gu . ra.to !

sciagu.ra

1^;^ p 7 i ^|< 7)tJ. Jil^n 7 < T I Y),^

. ma.ni! Scia. gu. ra.to! sciagu.ra

sciagu.ra

P p^^ i 7 1^ y r prp ^?- 7 7 à

Ife

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bia.ni!

«rdé

Scia . gu.ra.to!

su te,.

tra.di .

(^^7 7 7 j)| f^ ^f.^Jri?

)U 7 =Ì==^

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bia.ni!

yf^M , u ,r^yi

Scia . gu.ra.to!

su te, tra.di .

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bia.ni!

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Scia . gu.ra.to!

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su te,.

tra.di .

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r 45920 r

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- ta ca.drà!

207

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- tor, la ven . det

. ta ca . drà!.

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la ven . det . . . ta ca . dràl.

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. to! su te la vendet

ta ca.drà!

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. . to! su te la vendet

ta ca.drà!

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- tor, la ven . det .

ta ca - drà!.

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B^J^i

e 45920 e

208

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209

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. spet . ta!

Scia . gu - ra - to! scia.g-u . ra . to! la ven

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. spet . ta!

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to! scia . gu

ra . to! la ven

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Scia.gu . ra - to! scia.gu . ra . to! la ven

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. spet - ta !

Scia.gu - ra . to! scia.gu . ra . to! la ven .

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spet . ta!

Scia.gu . ra . to! scia.gu . ra . to! la ven .

Yj^rj^--^=^i^^ -nrrtiipz^z^

spet.ta! Scia.gu . ra . to! scia.gu . ra . to! la ven .

p, 7 7 p-^ufeji 7 p p,-4J^— ^ ^ p p 1

spet . ta !

Scia.gu . ra . to! scia.gu . ra . to! la ven .

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. spet . ta !

Scia.gu . ra . to! scia.gu . ra . to! la ven .

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210

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.det-tao.mai su te, o scia . gru.ra . to, la ven . det . ta, la ven.

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.det-tao.mai su te, o scia . gu.ra . to, la ven . det . ta, la ven.

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.det. tao. mai su te, o scia .gu.ra . to, la ven - det . taamai su

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-det-tao.mai su te, o scia .gu.ra . to, la ven . det . ta, la ven.

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su te, o scia, gu.ra . to, la ven. det - tao.mai su

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FAB.

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(disperatamente)

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Cor . ti . già - ni, nel

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det . ta su te ca. drà!.

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te, la vendet.ta ca . drà

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. det . ta su te ca. drà!.

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ca. drà!.

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det . ta su te ca.drà!.

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te, la vendet.ta ca . drà!.,

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45920

212

MAR. PAG.

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Ven . detta!

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Ven . detta!

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Ven . detta!

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Ven . detta!

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Ven - detta!

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Ven . detta!

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- li, ta.drà... più

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Ten.I! .

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Scia . g'U

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r 45920 r

214

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ra . to! scia.gu . ra . to! la ven . det . ta, la ven . det . ta su

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. ra . to! scia.gfu . ra . to! la ven . det . ta, la ven . det . ta su

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ra . to! scia.fu . ra . to! la ven . det.taojnai su te.

(iff P7 p p if p7 -, p i«r p f-p,i«r7PPLr

. ra . to! scla.g:u . ra . to! la ven . det . ta, la ven . det . ta su

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ra.to! scia. gii . ra . to! la ven . det . ta su te.

f r p. p p ir-p^ p p ir pr j^^^JUa

. raTto! scià.gu '. ra rtò! la ven _ det . ta, la ven . det . ta su

f py P P if p^ P P i^f^p r pir~-p

. ra . to! scia-gu . ra . to! la ven . det . ta su te........~.

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. ra.to! scia.gu . ra.to! la ven . det.taojnai su te

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ca - . . drà!..

215

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ca . . . drà!..

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det . . . ta su te

ca .

ia

ven ... det - - - ta su te

ca

te

ca .

drà!..

la

ven ... det .. . ta su te!.

45920

2l6

D.GIL

m

(dominando la scena e mostrando a tutti il pug-nale di Fabiani i

MJ' t't l^f-l^E^E

Sul pu.g-nalscel.le . . ra

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m

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drà!..

Cent, soli

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. drà!.

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1

3E^

drà!.

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i

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3

lo stem.ma in .. ci ... so di Fa _ bia . ni

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r 45920 r

p,„ DECISO (dominando la scena) rAH. con indignazione

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217

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^>' ^ T

Menzogna vii!... e chi èquelluom? chi è?... chi è?.

^

r^ r^

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GILB.

.ver.to!...

(con voce tuonante)

(avanzandosi) ^

""^ i i vi"

^

DECISO

in tempo

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,4.

.Gii . ber .

n\

i y^ I -^H li 1.6

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- I^''^f l^''r'^ìj'-

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GIO.

LARGO

(fra se)

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(resta come fulminato collatesta bassa) "

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É

ri!... Omiospa.

nj <i k

Cielo! è l'uom da me tradi-to...

ì

(fra se)

v•^^'^l, *^ J i

.V'k'lr. »

S

^^

■l^

p W'- JH f "pt^p i'i,J'"7

f

ven

i

^1- y n r^^4^4g4-f^ 5 D ^ -i^

to! Not - te d'om . bra, not . te di scia

^^=r*P'TT'p

m-m^^

4^

Or pa.ieseè la ven.det.ta!...

Già con . tempio i . nor. ri -

%.

5

P

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^

^

w 45920 ??

2l8

MAR.

FJC MOSSO P

G?

Tu spe.ravi,o bel can -to . re,dì mentir per sempre i.

w

m

i

^

^

m

w

gru

ra!

Quanti or-

^^tlIÙ^fìM

tjìft Bì' -t

ff

di.to il destino che m'aspetta!.

D. GIL P

N^'"^p'pp- pp-^

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T=^

s

Tutto oprar; la rete ho te . sa,col.si al laccio il vii Fa.

PIÙ MOSSO

^

i

1 "^

'^^a

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to, Giù .da in

t

s

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^

l'^^

. ro

L.MON.

ri! Ciò ch'io ve . do, ciò ch'io

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Dio lo col.se in mezzo al. Ton

Grazie,© del! nel pre . ci . pi . zio

n 45920 n

219

M

f '•'- P p P ^H^"=^^

mo

re cu

mu . lati

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p- t^ J. ^^->

do in.gan

m

no e in .

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FAB.

sen

to par - mi un so

g"no di

pa

m

M":

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•'"^"1- -y p p

^^P p p ^r

e poi la man

ri . trassi il. le

m

^

J) P t' P

i'^/ P P T

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col mio ri . vai! col mio ri

dro

L.CLIN.

S

m

Sop.

4

Tea.

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Bassi

^

S

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^

1 '^ -

jì: -y ^ ^-r

»? 45920 n

220

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(con ira)

G^

M!?

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f^^=T

sul . to.

Giù . da in .

Il car.ne . fi . ce m'af.fer

ra

^F=d=

3S

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l'i

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i

. sa!

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^S À B^

^

G?

S

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. vai!

Con me al sup- pli

zio ei sa . li

Vi >ii ti' ì'' ^

É^^

* W_> »

i

Sul suo voi . to Sta 2*

l'ansia ed il pai . lor,

fe=^

fi ^ t

^

Dio

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JL

t^F=r

S

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Io

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Dio

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» 45920 '^

221

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me

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A=!r-' li^^t^, ^p 'P [

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già, più di . fen.der. mi non so,

t

m

non

m

ni

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di

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m

vii!

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. ra!

con me al sup.pli

zio ei sa . li

'^h. li ^Js i -j^

Ttlì J-;^^^

sul suo voi .te sta,

sul suo voi . to sta il

i

pai.

g^F=r

ì

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se.

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45920 n

222

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. mor !

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. ror

so!...

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vii!

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^

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no!

Il'

•'l'i ' ihiàJjtjl^lllJ f^^

Dio lo col .se in mezzo al- l'on.ta d'u.na vi. ta in -fame e

» 45920 n

M

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PAG.

^m

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fc5

223

Giù

cres.

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-»«-^

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Ah

in

^

Ahi

fTr ^jìJi^iiltJ'ipl'p p ^i p p p p p "p

M"?

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a;

Nel -l'in, famia egli è se . poi . to quel, l'i . ni .quo tra. di

G?

^

cres.

sa . li . ra con me al sup . pli . zio sovra il pai .co f u . ne

cres. a

-M:^ « :^ m rft « ^

J ^p 'ip »p ^p "p p 7 p ?

^! *

&

E

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. r—^

U^

i

Nel . l'in -famia egli è se. poi . to quel, l'i . ni . quo tra. di .

^

' ^^'^^^0^^ p^Fm m p ^

^

O.ra il vii la col . pa scon.ta, su di lui sta la man.

h

.■l'i 'fyiNi^ [ \ "i ì I T I r I r

=2=

^

ga.ja... o.ra il vii la col . pa scon.ta, su di lui sta la man.

n 4.S020 n

. to

ff

%l%lt^

'h:^'%x^ ì^

#^

Km SW »B, mIS^

^"TprnTT

//■

Colsi al laccio il vii Fabia . no...

poi la méui ri. trassi il. le . sa,

§S

T^ ^ \H' ^^^^

il mio ri . vai!

'I 45920 «

CANTABILE SOSTENUTO

225

la

man!

n>, r A.JJj'às

i>rr\

WA

G?

■m\ i t

sovra il pal.co fu.ne.ral con

me!

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ror ! a CANTABILE SOSTENUTO

< JM. wh i m

&

w

ror!

Or

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i ii^i U^^^H f ^

m

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ror!

l'I' , u

^^

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Or .

ror!

226

M

«

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ra

vi, o bel vi, o bel

1

can .

can

m

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P

M'

^

^

vi, o bel

can

m

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ma.

m

^

p

staccate

5tì

l'i»

staccate

Dio lo colse il tra. di

^

a-"%-^

Dio lo col.se in mezzo al. l'on.ta

n 45920 ;>?

. to

227

^ p 1^

re, di men

T' P "p-

. to

re,

di men

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ì

re,

di men

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Vi

ta in

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Li . be . rai Io scettro e il re . gno

G?

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S

^' P "P p P ^

Venga a me l'in, ferno e il

^

É

i

Vi

ta in

staccate

y.A ì ^t^^^^T

#

Dio lo colse in mezzo al. l'on.ta

à%, «V

±

. tor!.

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^^

p *p p P P

d'u.na vi. ta in. fame e

» 45920 n

M?

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me e

atì

■■h\ y p, \i^m

m

^

da unab.biet.to di . so . nor!.

^>#r=H^

nul . la,

~v me!

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ron.ta d'u.na vi.ta in.fame e

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»^-T=rt

i

Dio lo colse il tra. di . tori.

^:ÈESi

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n 45920 n

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229

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ho atter . ra.to il ca.po in.de. gfno

G?

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ho per . corso il mio cam .

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g:a - la.

O.rail vii la col.pa sconta...

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0. ra il vii la col.pa

fe

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230

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del - l'a .

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Ti),

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del.l'au.dace lngan.na.tor!.

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mi .no!

ma la mi . se . ra Gìo .

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O.raìl vii la col.pa sconta...

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ì . ni . quo tra. di . tor,

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vana spe . me!Ah no! ah no! tradi.tor! tradì.

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son le vie del mentì. to.re!

Ah no! ah no! tradi.tor! tradì

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. tor! pu.ni-to sei, o tra . di.tor!.

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pu.ni.to sei! morte al tra . di.tor!.

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252

(a Lord Clinton) MAK. LARGO . . , .

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tt*- *' j^

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Il car.ne.fi.ee a me!

Vo' che do. ma .ni il giù -di . zio si

LARGO

col canto

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V |tv j:

ff pesanti e marcate

3 ti'

- in tempo

compia.

(sulla porta del fondo comparisce un uomo vestito di rosso, che si avanza len- tamente tenendo in mano la scure)

fe t t' fil^

4 i '"f f !i

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(w tempo

dim.

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(al Carnefice) quasi declamato e sempre con accento ironico

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cres. dim.

Messe-re, sei vecchio; hai già vi. sti tre

espress. ^

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Fine tifi l'Atto terzo

258

MITO OUiIRTO

SALA DI GIUSTIZIA NELLA TORRE DI LONDRA.

Forma ottag;ona. Scena chiusa. Le pareti sono tappezzate di cuoio big:io-oscuro a rosoni darg-ento. Vec. chie armature appese. Architettura tozza e massiccia. Da una vastissima invetriata che copre quasi tutto il fondo si scorge chiaramente una parte del cortile, al quale scende una grandiosa scalinata in senso obliquo da destra a sinistra. A destra una porta assai larga che conduce ai corridoi del carcere. A sinistra, e nella par. te ettagona, un verone sporgente al di fuori. Dal verone si vede la città di Londra illuminata. Nella parete, presso il verone, porta segreta riservata alla regina. Un codice aperto su di un leggìo. Accanto al leggìo una torcia infissa al suolo. E notte.

N.°26.

MONOLOGO ED ARIA

MARIA

La Re^ina,agìtatissima,entra dalla porticina segreta.

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o, manelcor mio spegner non può la.mor! Ah!.

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N. 27-

DON GIL

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ALLEGRO MOLTO DECISO

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(Don Gii, con una perg-amena in mano, si reca al balcone;! trepag-g-i locir condano con torcie . Don Gii avrà sul braccio un lungo mantello nero )

tal... Tuoni la gri.da!.^ /. Tempo

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(Due trombettieri accanto a Don Gii squillano le trombe ì 269 (La reggina cade sul seg-g:iolone affranta, e si copre il volto co .le mani)

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(leggendo la grida ad alta voce al popolo, che resta di fuori)

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"0 popolo di Londra, fra un'ora il conteFabiano Fa.

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biani sotto il ve. Io che copre j condan . na.ti sa. li. sul pa.ti . bo.Io.

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(continuando la lettura)

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Sop.

(Tumulto di fuori)

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Ma.ri.a, la clemente so.vrana dlng-hil.

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Ten.

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Morte! morte!

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Morte a Fa. biani! Morte!morte!

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tuonatiti e molto marcato

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-ter. ra, per ri -sparmiar d'unpo.po. lano il sangue, a Gii. ber . to fa

ALL". MOSSO

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Sop » " ■" (Grida di g-ioja e di evviva di fuori)

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ALL". MOSSO

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Ed or... m'ascolta;

sarai Duca diWark, avrai sul

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sotto il velo fa -tal poni Gii . berto. lento

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(con sarcasmo)

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Sa.rai du .

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fLa regina esce, sorridendo a Don Gii, il quale s'inchina con cavalleresca eleg;ansa,e accompag;na Maria fino in fondo della scena)

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274

ARIA

DON GIL

Nr28.

DON GIL

fi fincere (ai sceriffi 1

RECITATIVO

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O.là! Io so. lo per voler so . vra.no nel car.cere en.tre

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ALLEGRO

(lo sceriffo depone il velo nerosul leg'g'io. Gli sceriffi e i trombettie . ri escono dal fondo )

"5^^ and!'' maestoso

1^ fr fr fffr

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p>-- r ,f ,f ppMi r PP^^^^T'[M -

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. ro.

allegro

Qui mi la . sciate il mantel del sup . plizio.

andì*" maestoso

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In poter mi-o lento assai

tengo due teste.... l'una o l'altra crollar fa - rò!...

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-*»■ sotto.oce PPP col canto

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pensirroiv e sempre riten.

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Se muore l'inno, cente, saròDu.cadiWark.... Semuoreil re.o.sondiCeuta si.

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LARGO MAESTOSO

gnor. ^

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^v'-^'^jn:!

con portamento

tutta forza LARGO MAESTOSO

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poco rati.

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(avvicinandosi al leggio dove è appeso il velo) Lentamente

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Da questa bru-na cappa u.sci.rà la mia magg-ior for.

- tu . na.

P/'t'i mosso

'2 i.^^^j^-^^2.s},jt}^t}t.ù^^ 1 ^b'-j"^^^?~^^^ii£m^^

leggero

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Lu-gubreg:ioco - lie.ro con queste man fu. ne. ste faccio sparir le

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te.ste sotto il cappuccio ne.ro! piir yosso

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faccio sparir le te.ste sotto il cappuccio ne.ro!

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V^,':]-,!. ^ :?4:g^z:^' P P I P ' P p JU P I i" '7 P P [^^

ahiah! Chim'indo . vi.na sotto quel fitto vel, chi passa,chi cam .

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277

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. mi-na ver.so l'orrendo a . vel? Chi passa,chi cam . mi . na?

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Ah! ah!

ah! ah!

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0& - s'inganna il po.po.lo,

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no, oppure il ciel! ^ Chim'indo.vi .

45920 »

278

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.ne.ste faccio sparir le te.ste sot.to il cappuccio ne.ro!

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Si! dell'orgoglio il demone pensi edeci-da l'atto!.

ALL". MOSSO COME PRIMA

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/«iZ^ MOSSO COME PRIMA

DucadiWark o princi.pe di Ceuta?..

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279

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de . ci. di.

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con forza e deciso

PIÙ MOSSO

(Esce risolutamente dalla porta del fondo dopo aver afferrato il velo e la torcia. La scena rimane oscura, mentre al di del veroneuncu. -po bag^liore di luce rossastra si va aumentando a poco a poco ed il - ■p -lumina lo scalone)

» 45920 >i

2S0

GRAN SCENA DRAMMATICA - DUETTO FINALE ULTIMO

n:'29.

SALMODIA interna Bassi soli (da lontano) LARGO

CORO

^ayt^ ° r r- g

LARGO

(

MARIA E GIOVANNA

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É

0 . ra . te prò e . . o !

tutta forza

AI - rem.pio che

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per.dona,o Si.g-nor! pie . per il

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LENTO MARIA (entra lentamente dalla porta segreta)

281

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Qui nell'ombra a spiar l'opra di sangue vien la lio . nessa.

Chi va

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(entra e si getta ai piedi della regina con immensa gioia)

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Sei tu! che vuoi?

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282

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naan .

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cor!... Sal-voèGil.ber.to, sai -vo per te! sai. vo per te

45920 a

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"^^^^•^ (interrompendo con ira)

283

hi^iri

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don . na fa. tal, t'at

i pie - di miei di striti - gè. re,

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45920

284

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m'ol . traggiailtuo so. spir.

non 1 . spe . rar pie

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incnlsando a tpvipo

a 45920 a

I.TEMPO mn •ncalsando

285

M 3SE

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stan.ti! Guarda là!

guarda !

vien...

GIO. (fa per discostarsi; Maria la afferra per il braccio e la costringe a seguirla fino in fondo)

MENO

O te.tra vLsion!.. Ahi..

itat

muor.

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rmuor. O . ra . te prò eo, al- lem- pio che muor!

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muor. O - ra . te prò eo, al- lem. pio che muori.

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45920

286

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re.gi . na, la. sciami... pie . tal., io muo.io di ter . ror!.

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^ cupo e declamato

Z^^GìO (J: 66) Ve. di! in si.lenzio sfi . lano le larveadu.naadu . na

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Pietà, regi.na, pie.ta..,. pie .

a 45920

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287

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Ecco lag. giù il car. ne. fi . ce

ta! Io muo.io di ter. ro . re!..

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con la fa. tal man.na.ia

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Lascenaè ga . ia e mi ral.le.grail

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Or. ror!...

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pie. tà! f^ -^

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33

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Sop. , Ah!

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te.travi . sion!.. Pie.tà, re.gi.na, lascia.mi, pietà! pie.tà!.

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Ten.

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O . ra . te prò e

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^

Bassi

O . ra . te prò e

288

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Véjdi fraglischierani quell'uomdalvel co.per.to? ve .di? è

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animando e cres.

affrett.

Ì\n.i p^'^'< p^^^=^^^^T7Tg =

PIÙ MOSSO ASSAI

ti'n.

a 45920 a

A SCORA Pm MOSSO

■i'&fi^

289

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-da.ce!

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No, no! tu men.ti.sti... none ve.ro?

par. la.

IT

ANCORA PIÙ MOSSO

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^r^^rfv^ n I ^r ^- i:' ^^

Ve.di!.. è lui... Gil.ber.to!

ANd'/MOD!" C'^ntabW

^^ (supplice"

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^^f^r->^

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fe^

asdÌ^MOd!" a' tuoi pie son i . o pro.stra.ta, di' che è so

gno menti

a 45Q20 a

290

tir [>^}u\J r r t' ^^

m

.tor!.... Trop-poo.mai tiha ven

^ ^-=r^==-. CON MOTO ^ ^

. stostra.zio del mio cor ! Pensa.o re . gi.na, che l'inno . cen . te uc.

MARU

fcE^

Va!

no!

O

con portamento

rp< ^ P'piV'^^ ^tycfrr

È

a^^^

. ci . di! Gra-zia,di . cesti... gra.zia, pie . tà!.

45920

291

CANTABILE espressivo

doire ^^___—

3 3

%=t

^'> [■. P p I r' "p- p^--^^i J.jj^^^

Dan . ge.lo della pie -tà tu se . i... Gra . zia di.cesti.eu.

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f f f . f ,'

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J J J>i^

^

;^-^'-J

/> CASTABILE espressivo

MARIA

i

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No! lasciami, va!

brii . lo sui gior

G 45920 G

292

M\RIA-4^i'^ AGITATO

' 'db

n— r-ptp p rpi'T p rp'r r^

1

È va.no... mi la . scia,., mi lascia... è va .

p < V -J^J h- u^^

1

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-tà! A LLl AGITATO

pietà

à!

pietà!

no.

/." TEMPO

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.no!

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Or. ro

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O . ra . te prò e . o !

Ten.

P^ ' J Ij 4. i^l

al . l'empio che muor!

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r O - ra . te prò e

o!

al . l'empio che muor!.

Bassi

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O . ra . te prò e I? TEMPO

o!

al . l'empio che muor!.

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c 45920 g;

MAR.

293

^M-p pi [rrrw^-^'i^^ ^J J I- p

O-di! al ces.sar del rintocco - ra . le....Gil . ber.to pe . ri.

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Campana

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LENTO

(colpita) P/£A MOSSO

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Gio. -rà!

Che!..

No'..

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(declamato e convulso)

imato e convulso; . 1 i k k

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pppr ^"ppf

LENTO

Ma se a tua volta tra-dita fossiH. Tradita sei

tradita sei!

:>iuiin

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(nel colmo dell'agitazione corre verso il fondo)

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no!

Carce.rier!.. carcerier!..o.là!.. soc.cor.so! ^ (con entusiasmo)

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Dio lo vuol!

Ah! ce

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G 45920 fi:

294

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ALLl BRILLANTE

(entra un carceriere)

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Va... cor . ri

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e . ste u . na vo . . cepossen . te, di . vi . na, pos. ALLl BRILLANTE

Il li'gcitn_

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^rx^i^jT^n H'. My r

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fru.gale cel . le e ilprigionier quiad.du

3

CI.

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- te, pos. sen . . te, di . scen . dee par.laalmio

•f jT^JJiP^

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K^ J'^ j,td'^ lj,,y pr^^t^

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va! T'affret . ta!

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Ah!.

cor Ouell'uo . moche cammi . . na av.

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2Q5

1

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se ei mi tra . dì!

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to nel ve . lo, lo sen . te con

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Tra -di - ta!.

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no! no!.

p'p ir r r r#

sen . to con gio

w

ia.Gil-ber . to, no.

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Oh dub . bio or

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ren . do!

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nllnrffnniio marrntfssimo 3

Ma.le.di

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Don Gii o.diaFa . bia.ni...

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GRANDIOSO

( irrompendo con ira)

'''Pc/pifG'^-^^^i^ ^JJ^J>ir^f;i

M

i

^

. zion! qualbalen tremen . dol.

(a Maria con gioia feroce

Ahi forse ei mi tra.

J_JiJ)|J J i^

i

GRANDIOSO Ahi tu tre . mil.

ff 45920 (?

PIÙ MOSSO

M

297

(s'odono dei passi nel corridoio. La scenasi rischiara di viva luce.) (^Gilberto comparisce sulla porta di mezzo illuminata da quattro fiaccole

sostenute dal carceriere,daduealdermans e dauno sceriffo. In questo !-

stante tutta la scena si rischiara.) (Giovanna corre incontro a Gilberto e gli si g^etta ai piedi. Questi sten.

de la mano sul suo capo.)

MESO

f-^rj:! vPlf^

^^Ì3±

-dì! ohimè, ohi. me!

Chi è

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Chi è là?

PIÙ MOSSO

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GRANDIOSO E LARGO

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oh gio . - ia!

GRANDIOSO E LARGO

G 45920 G

Fine dfll'OpfYa

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